Simboli satanici contro 5 sindaci
Si pente e confessa: chiedo scusa

Sabato 9 Giugno 2018 di Cristina Antonutti
La farmacia dove è stato affisso il volantino con il volto dei cinque sindaci
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PORDENONE - I volti degli ex sindaci di Pordenone abbinati a simboli satanici? Il giallo - che ha mobilitato Digos, Scientifica e Volante - si è già risolto. Non c’è nulla di demoniaco. E, soprattutto, non c’è alcun messaggio minaccioso indirizzato ai politici.  È stata soltanto una goliardata. Una trovata per raccogliere fondi al torneo di calcetto organizzato a scopi benefici a Villanova. Il protagonista? Un insegnante sacilese di 39 anni che ieri mattina, dopo aver letto i giornali, si è subito presentato in Questura per chiarire l’equivoco. 
Il prof - che insegna matematica e scienze in una scuola media - era costernato. Ha spiegato che mercoledì sera si è ritrovato con gli amici in un locale che si trova nelle vicinanze della farmacia comunale di viale Grigoletti per organizzare la partecipazione al torneo di calcetto amatoriale che ogni anno si disputa in questo periodo e che è caratterizzato da un clima goliardico. «Che si fa per raccogliere quanti più fondi possibile da destinare in beneficenza? Come ci vestiamo?», si sono chiesti. Il professore si è al film poliziesco Point Break, che racconta dell’inafferabile banda di rapinatori che dava l’assalto alle banche con volto nascosto dalle maschere di gomma degli ex presidente degli Stati Uniti. Al posto dei volti raffiguranti Ronald Reagan, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon e Jimmy Carter, si è pensato di mettere quelli degli ultimi cinque sindaci di Pordenone. Durante le partite avrebbe dovuto indossare delle maschere di cartone che riproducevano il loro volto. E per riderci sopra avevano deciso di disegnare anche qualche simbolo satanico.
Al termine della serata, passando davanti alla farmacia comunale, il 39enne ha notato in vetrina un cartellone che pubblicizzava una crema solare e che raffigurava una mamma con due bambini. Non si sa che cosa gli sia scattato in quel momento, ma il clima goliardico della serata lo ha spinto ad sovrapporre la maschera di Alfredo Pasini, con il simbolo 666 sulla fronte, al posto del volto della mamma. Quella di Sergio Bolzonello, abbinata a una croce rovesciata, sul volto del bambino e quella di Claudio Pedrotti, con occhi da zombie, su quello della figlia. Ai lati della donna - sembrava spuntassero alle sue spalle - ha attaccato Alvaro Cardin e Alessandro Ciriani, a cui era stato assegnato il simbolo di una stella a cinque punte.
L’indomani, quando la donna delle pulizie ha scoperto l’insolito collage, è stato subito allertata la Polizia di Stato. Che non si trattava di un’azione minacciosa, gli investigatori l’avevano escluso sin dalle prime battute. Stavano però visionando le telecamere della zona per individuare l’autore del gesto, quando si è presentato negli uffici della Digos l’insegnante sacilese. Al termine della verbalizzazione si è scusato con i cinque sindaci ribadendo che si trattava soltanto di una iniziativa goliardica che si ispirava al film americano “Point Break - Punto di rottura”.
Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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