Malore in macchina con le figlie: passa un'infermiera e la salva con il defibrillatore

Martedì 9 Ottobre 2018 di Alessandra Betto
Malore in macchina con le figlie: passa un'infermiera e la salva con il defibrillatore
PORDENONE - Due fortunate coincidenze le hanno letteralmente salvato la vita. Momenti di paura, domenica mattina, a Villanova, dove il pronto intervento di un'infermiera professionista e la fortuita disponibilità di defibrillatore hanno strappato alla morte una giovane donna colpita da un arresto cardiocircolatorio. Nel giro di pochissimi minuti la vita di una famiglia composta dai genitori e due bambine è cambiata dal giorno alla notte. Doveva essere una domenica di festa, perché una delle due figlie della coppia aveva appena ricevuto per la prima volta il sacramento della comunione, nella chiesa parrocchiale Cristo Re, ma in breve la gioia e la felicità per quella giornata da trascorrere con amici e parenti si è trasformata in terrore. Poco dopo le 13, appena salita nella sua automobile, parcheggiata in via Pirandello, la donna, sui quarant'anni, ha accusato un malore, perdendo conoscenza. Le due bambine non si sono perse d'animo e sono schizzate fuori dall'abitacolo a cercare aiuto. Il marito in quel momento non era con loro. A pochi metri da loro passava un uomo con il proprio figlio, anch'esso  appena uscito dalla chiesa. Allarmato dalle grida, ha pensato bene di chiedere aiuto ai volontari del vicino centro sociale Glorialanza, che ospita la sede di molte associazioni tra cui il Centro anziani Pordenone Sud. «È entrato trafelato e mi ha chiesto se avevamo un defibrillatore racconta commossa la volontaria Nadia Zanon , in effetti sarebbe indispensabile per questa sede, dove ogni giorno passano moltissime persone di età medio-alta. Dopo la mia risposta negativa, per fortuna l'uomo si è rivolto al vicino centro sportivo Armando Lupieri che quel giorno sotto la tensostruttura Palatenda ospitava LudobusSì, la quindicesima edizione della festa nazionale del gioco itinerante, evento ricreativo dedicato ai più piccoli organizzato dal Comune. È stato un caso: vista l'affluenza attesa, tutto il giorno era presente un'ambulanza della Croce Rossa dotata di defibrillatore. Nel giro di un paio di minuti ha raggiunto il nostro centro. La signora non riprendeva conoscenza. Ho sentito dire che il battito era assente. Ormai si temeva il peggio. Il padre aveva allontanato le figlie. Sul posto intanto era giunto anche don Fabio Magro, il parroco del quartiere di Villanova». Una seconda coincidenza ha salvato la vita alla signora: «Mentre stava arrivando l'ambulanza del 118 che l'avrebbe portata al Santa Maria degli Angeli, è accorsa sul posto la direttrice del coro parrocchiale, Stefania Toffolo, che è un'infermiera. Lei si è impegnata tantissimo continua a raccontare Zanon nel praticarle il massaggio cardiocircolatorio e successivamente nell'applicarle il defibrillatore. È stato un vero miracolo». La conclusione positiva però oggi lascia spazio alla polemica e, in particolare, su come sia possibile che un quartiere così popoloso e un centro sociale così frequentato non dispongano di questo strumento salva-vita. Per fortuna, in questa occasione non è stata una morte ad aprire il dibattito. 
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 12:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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