Giulia in chat in realtà era un uomo: 25mila euro per bloccare le foto hot

Lunedì 12 Dicembre 2016
Giulia in chat in realtà era un uomo: 25mila euro per bloccare le foto hot
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PORDENONE - Un cittadino pakistano, F.J., di 25 anni, abitante in provincia di Pordenone è stato indagato dal Commissariato di Rho Pero per estorsione continuata ed aggravata. Tutto ha inizio l'anno scorso quando S.A., un uomo di 48 anni residente a Pregnana Milanese, alle porte del capoluogo lombardo, via chat, conosce una fantomatica ragazza di nome Giulia con la quale inizia uno scambio di messaggi sia su Facebook che su WhatsApp. Giulia invia sue fotografie, asserisce di avere poco più di 40 anni, separata in cerca di amicizie da consolidare. S.A. le confida che anche lui ha in corso la pratica di separazione dalla moglie ed ha due figli. Dopo alcuni messaggi dove entrambi si confidano situazioni e stati d'animo, Giulia chiede all'uomo di incontrarla a Milano ma non si presenta all'appuntamento rinviando l'incontro. I messaggi e lo scambio di foto tra Giulia e S.A. diventa sempre più assiduo e intimo. Giulia inizia a provocarlo inviandogli sue foto con biancheria intima e nuda. Alla fine l'uomo cede e su insistenza di Giulia invia alla stessa alcune foto che lo ritraggono nudo.
Non appena riceve le foto Giulia si trasforma, non è più dolce e sensuale ma una gelida ricattatrice. Minaccia di pubblicare on line le foto nude di S.A. e di inviarle anche alla moglie in modo da incidere negativamente sulla separazione in corso ed il suo futuro rapporto con i figli. S.A. è terrorizzato e cede alle richieste estorsive inviando a Giulia in circa 6 mesi oltre 25.000 euro accreditando il denaro su una postpay di cui la stessa aveva fornito il numero. S.A. invia diverse volte quanto richiesto nella speranza che prima o poi cessino le richieste estorsione ma così non è. Giulia continua a chiedere denaro periodicamente sempre con la minaccia di pubblicare le foto ed inviarle alla moglie. Dopo aver pagato quanto richiesto in più occasioni S.A. stanco di essere perennemente ricattato si rivolge al Commissariato di Rho Pero e scattano subito le indagini. In breve tempo i poliziotti accertano la vera identità di Giulia che non è altro che un cittadino pakistano F.J. di anni 25 abitante in provincia di Pordenone, regolare sul territorio italiano, operaio e pregiudicato per furto.
Una perquisizione presso il domicilio dell'uomo eseguita dagli uomini del commissariato di Rho Pero e dalla Squadra Mobile di Pordenone qualche giorno fa hanno consentito di trovare il telefono dal quale sono partiti i numerosi messaggi whatsapp inviati a S.A. compresi quelli estorsivi nonché tutte le fotografie inviate tra di loro. F.J. è stato indagato per il reato di estorsione aggravata e continuata nei confronti di S.A.
Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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