Pontebbana, il patto dei sindaci: «Basta tir sulle strade dei nostri paesi»

Venerdì 8 Giugno 2018 di Davide Lisetto
Code di tir sulla Pontebbana
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PORDENONE  - Pontebbana sempre più infernale. Con un traffico sempre più insostenibile e con i mezzi pesanti che peggiorano la situazione. È quanto hanno più volte denunciato negli ultimi mesi i cittadini e soprattutto i sindaci dei centri attraversati - da Casarsa, a Zoppola, passando per Pordenone, Porcia e fino a Sacile - da quella che è ormai ritenuta la “strada impossibile”. Una situazione che è diventata drammatica nell’ultimo periodo, in particolare da quando sono iniziati i lavori sull’autostrada A4: ogniqualvolta si verifica un incidente e l’autostrada viene chiusa tutto il traffico viene dirottato sulla viabilità secondaria e dunque sulla Pontebbana. 

L’IPOTESI DEI CAMION
Una ipotesi lanciata dal neoassessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti (in un incontro organizzato con alcuni sindaci della Bassa udinese, dopo il drammatico incidente di pochi giorni fa a San Giorgio di Nogaro in un cui hanno perso la vita due persone) riguarda lo stop ai camion sulla viabilità secondaria e quindi anche sulla Pontebbana. In caso di incidenti sulla A4 i mezzi pesanti non potranno lasciare l’autostrada - a differenza delle auto - ma dovranno rimanere incolonnati in attesa della riapertura. «Sarebbe - sottolinea Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa della Delizia - già una soluzione alternativa sulla quale ragionare. Evitare il passaggio nei nostri paesi del traffico pesante sarebbe già un primo passo importante. La situazione nel mio Comune è veramente drammatica poiché noi siamo praticamente tagliati in due dalla Pontebbana che attraversa il territorio». I sindaci pordenonesi hanno intenzione di chiedere un incontro all’assessore regionale. Perché il problema riguarda tutti, non solo i Comuni della Bassa udinese a ridosso dell’autostrada. «Ho già avuto modo - spiega Alessandro Ciriani, primo cittadino di Pordenone - di incontrare l’assessore Pizzimenti. Ma tra un paio di settimane credo sia possibile un altro incontro su alcune questioni specifiche. E il nodo Pontebbana sarà al centro del confronto. Problema che ho sperimentato anch’io proprio l’altro giorno: dovevo andare a Udine per un incontro è ci ho messo due ore. Non è possibile, quando ci sono incidenti sulla A4 vanno cercate soluzioni alternative. Bisognerà ragionare su come evitare che il traffico venga completamente scaricato sulla viabilità secondaria. Un’altra questione legata al traffico su quell’arteria riguarda Ponte Meduna». Un traffico ormai insopportabile che significa anche inquinamento per chi lungo la Pontebbana - oltre a percorrerla - ci vive o ci lavora. «È chiaro che - secondo Francesca Papais, appena rieletta alla guida di Zoppola e “pendolare” quotidiana sulla strada sotto accusa - soluzioni e via di uscita si trovano solo ragionando insieme allo stesso tavolo e con la Regione che tiri le fila. Non è un problema di facile risoluzione, ma se ci sono delle ipotesi nuove per possibili miglioramenti è bene che siano condivise».
L’INTASAMENTO
Dello stesso avviso il neo-sindaco di Sacile, Carlo Spagnol. «È da anni ormai - sottolinea - che invochiamo la ricerca di alternative. E infatti stiamo lavorando alla cosiddetta “gronda est” che dovrebbe sgravare anche parte del traffico pesante. Potrebbero esserci dei “tamponi” come lo stop ai Tir, ma una soluzione più strutturale va cercate con le strade a nord della Pontabbana. A questo per noi a Sacile si aggiunge un altro problema contingente: quello dei tempi di attesa troppo lunghi ai passaggi a livello della linea ferroviaria Sacile-Gemona. Se ci sarà un tavolo con la Regione, dunque, benvenga».
Davide Lisetto
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Ultimo aggiornamento: 08:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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