Il papà di Astrid: «Quei due cani
dovevano restare in gabbia»

Venerdì 29 Maggio 2015
Il papà di Astrid: «Quei due cani dovevano restare in gabbia»
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PORDENONE - «Mia figlia è stata data in pasto ai cani». Si lascia andare tra i pianti e si sfoga Pietro Guarini, papà di Astrid, la piccola di tre anni uccisa dal cane dello zio, piange pensando alla figlia. «Chiedo chiarezza - spiega l'uomo, che vive a Latisana, dove tutti lo conoscono come Piero - Domenica ero con lei, penso di essere stato un buon papà, di certo gli volevo un mondo di bene e avevo mille occhi per lei.

Sono stato pochissime volte nella casa dove è avvenuta la tragedia, ma quelle volte ho sempre chiesto che i cani venissero chiusi in gabbia, altrimenti mia figlia non sarebbe scesa dall'auto».

Cloe nel canile, video

Pietro spiega ciò che per lui era la figlioletta ribadendo l'attenzione che le prestava quando erano insieme. «Quando sapevo che andava nella casa dove c’erano quei cani chiedevo espressamente la massima attenzione e soprattutto che non fossero lasciati liberi. L'ho sempre detto, purtroppo non mi hanno ascoltato. Non si può lasciare una bimba di tre anni da sola».

Guarini si è rivolto a un legale per fare chiarezza. «Io non accuso nessuno ma voglio sapere come è stata uccisa mia figlia». Ieri è arrivato il nulla osta: la salma della piccola sarà restituita ai familiari. L’ultimo saluto ad Astrid sarà dato sabato alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Martino. La bambina sarà poi sepolta nel cimitero di Latisana.

Ultimo aggiornamento: 17:35
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