PORDENONE - Stop ai furbetti del cartellino prima che a pensarci sia la Guardia di Finanza. Anche negli ospedali del Friuli Occidentale. Nessun ospedale, nessuna Azienda sanitaria può infatti preventivamente dirsi immune e perfetta.
Ecco allora che anche sull’Azienda sanitaria pordenonese si accendono le luci per cercare di intervenire alla fonte ed evitare l’irruzione in corsia di agenti in divisa supportati da mandati imbarazzanti per l’intera immagine del sistema sanitario provinciale.
Per combattere il pericolo che tra i tanti onesti e bravi dipendenti si possa nascondere anche qualche “furbetto”, all’interno dell’Aas.5 si è scelta una forma di controllo della “doppia chiave”: ogni attività, nel dettaglio, dev’essere validata da un superiore, che a sua volta deve rendere conto al vertice della piramide. Il meccanismo lo spiega il direttore sanitario dell’Aas.5, Giuseppe Sclippa.
Ultimo aggiornamento: 14:24
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Per combattere il pericolo che tra i tanti onesti e bravi dipendenti si possa nascondere anche qualche “furbetto”, all’interno dell’Aas.5 si è scelta una forma di controllo della “doppia chiave”: ogni attività, nel dettaglio, dev’essere validata da un superiore, che a sua volta deve rendere conto al vertice della piramide. Il meccanismo lo spiega il direttore sanitario dell’Aas.5, Giuseppe Sclippa.