PORDENONE - Abdelhadi Lahmar, il quarantunenne marocchino che la notte del 15 aprile 2015 uccise la moglie Touria Errabaibi e sgozzò la figlia Hiba di appena sei anni, cerca lo sconto di pena in Appello. L'uomo, processato con rito abbreviato, è stato condannato all'ergastolo per effetto del mancato riconoscimento delle attenuanti generiche. Lo sconto di pena è consistito nell'abbuono dell'isolamento diurno. «In appello - afferma il suo legale, l'avvocato Gianluca Liut - chiederò il riconoscimento delle attenuanti generiche in termini di equivalenza rispetto alle aggravanti contestate. Le ritengo fondatamente concedibili anche all'esito della perizia psichiatrica svolta nel processo di primo grado, che indica Lahmar come una persona che può essere ritenuta affetta da una serie di disturbi della personalità pur riconoscendolo capace d'intendere e di volere».
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