Comune, un patrimonio di case. Ma sono tutte inagibili

Lunedì 2 Aprile 2018 di Lara Zani
Comune, un patrimonio di case. Ma sono tutte inagibili
PORDENONE - Due edifici in procinto di essere ristrutturati, l'ex Biblioteca di piazza della Motta e la casina liberty di parco Querini, e altri cinque immobili inagibili per i quali, al momento, non ci sono progetti di ristrutturazione nell'elenco delle proprietà comunali, aggiornato a questo mese di marzo: 222 proprietà in tutto, che vanno dal palazzo municipale a una serie di posti auto condominiali.

LA RICOGNIZIONE
Sulle proprietà comunali e sulle loro condizioni aveva a suo tempo avviato una ricognizione l'assessore al Patrimonio Walter De Bortoli. Rispetto al dato precedente del mese di febbraio 2017, le proprietà risultano essere passate da 198 a 222, anche in virtù dell'eredità dell'ex Provincia che comprende, per esempio, l'auditorium Concordia. In testa all'elenco degli immobili da ristrutturare c'è l'ex Biblioteca civica di piazza della Motta, palazzo storico da 1.400 metri quadrati già inserito nel Programma di riqualificazione urbana e sicurezza.
Lo stesso vale per la casina liberty che si trova all'interno del parco Querini, in fondo a via Mazzini, 70 metri quadri di edificio il cui intervento è inserito nel Programma Pisus A3 Pordenone in rete.

INAGIBILI
Ci sono poi alcuni edifici inagibili che necessitano a loro volta di importanti interventi di riqualificazione, che non sono però ancora in programma: è il caso, innanzitutto, dell'ex Cral di Torre, in via Musile, culla che vide nascere Cinemazero: uno spazio di 4.410 metri quadrati che potrebbero essere impiegati per attività teatrali, cinematografiche, concerti e spettacoli, ma che al momento sono inutilizzabili. Di una possibile riqualificazione si era parlato nei primi mesi dell'amministrazione Ciriani.

Da ristrutturare anche un'abitazione di 177 metri quadrati, la Casa ex Tondat Vittoria a Villanova di Sotto, così come è inagibile da alcuni anni dopo essere stata colpita da un'esondazione la sala multiuso di vicolo del Molino, utilizzabile come ufficio.

Nel novero degli edifici da ristrutturare ci sono poi due fabbricati in passato destinati ad attività produttive: l'edificio ex battirame di via Colonna, che comprende anche atee di pertinenza per 1.747 metri quadrati, e l'ex Birreria di via Fontane.

LE ALIENAZIONI
Piuttosto breve, invece, l'elenco delle proprietà inserite nel Piano delle alienazioni: la principale è un immobile che il Comune ha ricevuto in eredità, Palazzo Zanussi Fabris a Castello d'Aviano, in piazza Diaz.
La maggior parte degli immobili è adibita ad attività istituzionali, socio-culturali o di servizio, ma anche a edilizia residenziale pubblica. Rispetto a un anno fa, è stato destinato ad attività istituzionali il locale commerciale di 35 metri quadrati di via del Mercato, sede della ex Circoscrizione Centro, così come hanno trovato una destinazione anche gli spazi del Castello di Torre, in via Vittorio Veneto.

LOCAZIONI
Quanto alle locazioni, sono nove gli immobili per i quali l'amministrazione comunale percepisce un affitto, a fronte degli otto per i quali versa a sua volta un canone. L'affitto più consistente è quello che il Comune riceve dal Ministero dell'Interno per l'ex Comando della Divisione Ariete, oggi sede della Prefettura, 215mila euro, seguito dai 175mila percepiti per la caserma dei Carabinieri di via Planton.

Il costo maggiore per le locazioni è invece quello relativo agli uffici adibiti a Centro per l'impiego in Borgo Sant'Antonio, 88mila euro annui, e ai relativi magazzini, in compartecipazione con i Comuni del circondario e con successivo rimborso da parte della Regione. Seguono gli affitti per i locali commerciali che ospitano le farmacie comunali e il centro socio-culturale di via Pontinia.
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