I ritardi delle Poste salvano il terremotato: la Regione non riavrà i soldi

Sabato 4 Marzo 2017 di Lorenzo Padovan
I ritardi delle Poste salvano il terremotato: la Regione non riavrà i soldi
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PINZANO - Quante volte i cittadini si sono lamentati per i disguidi dei servizi di Poste italiane? C'è un friulano che non potrà certo farlo: è un anziano pinzanese che ha vinto al Tar contro la Regione Fvg che gli aveva chiesto indietro i soldi percepiti per la ristrutturazione di una casa a seguito del terremoto del 1976. Una vicenda di quasi 41 anni fa, che aveva avuto diramazioni anche penali. Per  evitare la restituzione del denaro, uno dei terremotati si è rivolto al Tar di Trieste. L'elemento portante del ricorso riguardava il fatto che la raccomandata del 2001, con cui il Comune sollecitava le documentazioni, non è mai arrivata. I giudici triestini si sono allora rivolti a Poste italiane per chiedere la prova. Dopo mesi di vana attesa, nei giorni scorsi c'è stata la sentenza: siccome Poste non ha risposto, non esiste documentazione che attesti in modo inequivocabile la comunicazione del Comune.

Per questo motivo, non si può dimostrare che sono stati interrotti i termini per la prescrizione e il pinzanese ormai non più giovane non sarà costretto a restituire la somma (alcune decine di migliaia di euro). Una sentenza che ha lasciato stupiti in municipio, nel quale c'era certezza di aver agito nei termini previsti. Letta la motivazione dei giudici del Tar, amministrazione e dipendenti si sono messi alla ricerca della documentazione sparita, con un colpo di scena finale: ieri sono stati ritrovate tutte le pezze giustificative. C'era copia della missiva, della ricevuta della raccomandata firmata dal cittadino e perfino del registro delle spese affrontate dal municipio per l'operazione di spedizione postale. Facile immaginare che il materiale sarà girato ai legali della Regione - il Comune non si era costituito in giudizio - e l'epilogo della vicenda probabilmente si scriverà al Consiglio di Stato.
Ultimo aggiornamento: 17:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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