Paura terrorismo, tanti pordenonesi cancellano il week end a Londra

Venerdì 9 Giugno 2017 di Marco Agrusti
Paura terrorismo, tanti pordenonesi cancellano il week end a Londra
PORDENONE - Sabato sera a Londra c'erano molti pordenonesi. Il fascino della City, i colori di Camden Town, le luci di Piccadilly Circus: mete sempreverdi del turismo. Fortunatamente nessun cittadino della Destra Tagliamento è rimasto coinvolto negli attentati rivendicati dall'Isis che hanno avuto come fulcro il London Bridge, ma il riverbero dei fatti londinesi, nonché di quelli recentissimi registrati a due passi da Notre Dame a Parigi, hanno comunque dato uno scossone al turismo pordenonese. Negli ultimi giorni, infatti, nelle agenzie di viaggi si è assistito a decine di cancellazioni: tutti pordenonesi che avevano in mente un tour estivo a Londra o Parigi e che sull'onda dell'emozione hanno scelto di rinunciare. Vince la paura e il biglietto per le vacanza si straccia di fronte alle notizie che arrivano dal cuore dell'Europa. Già l'anno scorso, con gli attentati a Bruxelles, Dacca e Istanbul, era stata registrata una prima flessione: quest'anno altre decine di casi in un solo giorno di turisti spaventati che hanno deciso di rinunciare alle ferie o di cambiare meta, ripiegando sull'Europa mediterranea piuttosto che passare l'intera vacanza a guardarsi intorno per la paura di finire al centro di un nuovo massacro di matrice islamica. Ma la tendenza va oltre la momentanea reazione. Alcune destinazioni, infatti, sono state completamente depennate da tutti i tour operator pordenonesi. Altre, più classiche e popolari (ma soprattutto al 100% europee) hanno subìto un calo delle richieste che in alcuni casi sfiora il 70%. È l'effetto del terrore. A confermare la crisi del settore sono le agenzie viaggi più radicate a Pordenone. «Il turismo nostrano diretto verso i paesi del Nord Africa, la Turchia e il Medio Oriente si è praticamente arrestato - spiega un operatore turistico del centro - e nei primi mesi del 2016 registriamo anche un forte calo delle prenotazioni verso le principali capitali europee». Non si va più a Parigi - «sulla capitale francese siamo quasi a zero» confessa un'altra agenzia pordenonese -, a Bruxelles, molto meno a Londra. Troppo forte l'impatto degli attacchi che hanno colpito il suolo francese come quello britannico. «Anche le crociere - spiegano ancora i tour operator - hanno cancellato alcune mete classiche. Istanbul, ad esempio, è sparita dalla lista degli attracchi». Si assiste invece ad una lenta ma progressiva ripresa dell'Egitto, con un occhio di riguardo per il Mar Rosso: il terrore per ora si è allontanato dal paese delle piramidi e la fiducia dei viaggiatori è tornata a crescere. Con un'intera porzione del mediterraneo diventata off-limits, allora, ecco che i pordenonesi per l'estate sono tornati verso l'Europa latina. «Per l'estate 2017 - illustrano il quadro i tour operator della provincia - sono tornate in auge Spagna (Baleari in testa) e Grecia, ma tiene botta anche l'Italia (in particolare il sud e la Toscana). Calo della Croazia, a causa dei prezzi in rialzo in tutto il litorale di Istria e Dalmazia». C'è anche chi, tra i tour operator, scommette in una tendenza temporanea: «Ci auguriamo - spiegano - che l'ondata di paura generata dagli ultimi attentati svanisca presto, e che come già accaduto in passato si torni a viaggiare tranquillamente anche a Londra e Parigi, storiche mete turistiche a cui anche i pordenonesi sono particolarmente affezionati. La stessa dinamica va avanti ormai da quasi due anni». Ora, però, sono passati appunto altri due anni, caratterizzati da attacchi terroristici a ripetizione. E la tendenza potrebbe radicarsi.
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