PORDENONE - Sembra quasi impossibile che lì, dove oggi trionfano arbusti disordinati e spettinati dai tir di passaggio sull'autostrada A28, possa nascere il nuovo stadio di Pordenone. Eppure lo sguardo del team che ieri ha visitato l'area immaginando tribune, curve, campo e parcheggi profumava di futuro. Neanche così remoto. Mauro Lovisa (presidente del Pordenone calcio), Gianpaolo Zuzzi (socio dello stesso club e storico imprenditore cittadino), Cristina Amirante (assessore comunale all'Urbanistica) e Giuseppe Bortolussi (amministratore delegato del Centro Ingrosso-Interporto) si sono incontrati ieri mattina alle 10.30 e hanno posato idealmente la prima pietra del nuovo impianto sportivo. E ad acquistare il terreno sarà con ogni probabilità il Comune. Oggi, insomma, il sogno del patròn neroverde è più vicino, quasi da toccare. Mancava solo il sindaco Alessandro Ciriani, ma il suo ok al progetto non è in dubbio. In realtà il quadro non comprende solo lo stadio, bensì una vera e propria rivoluzione urbanistica dell'intera area «Vogliamo - ha spiegato Bortolussi - che nasca un hotel e un punto di ristoro simile a quelli che si possono incontrare sulla rete autostradale, completato da un'area di sosta per i tir».
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