È morta l'imprenditrice Diletta Ravagnolo, stroncata dal cancro a 54 anni

Lavorava nell'azienda di famiglia a Pasiano. Aveva sposato Paolo Candotti. Un anno e mezzo fa i segnali della malattia

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Loris Del Frate
Imprenditrice Diletta Ravagnolo

PORDENONE - Ha combattuto come una leonessa fino alla fine contro una malattia che aveva già sconfitto da ragazza, ma che un anno e mezzo fa si era rifatta viva in una forma ancora più aggressiva. L’altra sera, però, Diretta Ravagnolo, 54 anni, ha chiuso gli occhi per sempre. Il suo fisico, già minato dalle cure, non ha retto al nuovo assalto crudele del cancro. È morta una donna forte, una imprenditrice di successo, una mamma che ha voluto stare vicino alla figlia e proteggerla sino alla fine.

Diletta aveva sposato Paolo Candotti, attuale amministratore delegato di Marina Interiors, vicepresidente di Confindustria Alto Adriatico dove per diversi anni aveva svolto il ruolo direttore e presidente del Consorzio Universitario. Insieme, dopo il matrimonio, avevano adottato un bambina quando aveva un anno. Oggi Erica di anni ne ha venti.


IL LAVORO

Si era laureata a Padova in scienze statistiche per poi entrare nell’attività di famiglia, la Agri Ravagnolo che si trova a Pasiano, fondata negli anni ‘80 dal papà Angelo, una delle aziende più grosse della provincia sul fronte della vendita di mezzi agricoli sia in regione che in Veneto. Lei si occupava del personale e dell’amministrazione e operava in stretto contatto con i due fratelli, Eros e Roberto. Una donna solare, determinata, capace di gestire, da donna moderna e attiva, il lavoro nell’azienda di Pasiano, la famiglia senza trascurare nulla e pure gli interessi personali come il teatro, il cinema e la cultura in generale. Una vita piena, con tante soddisfazioni, ma anche con la sfortuna di incontrare sulla sua strada per ben due volte malattie terribili. Da giovane, infatti, aveva avuto un primo tumore che aveva affrontato e combattuto grazie ai medici e alle cure al Cro di Aviano. 


LA MALATTIA

Poi tante soddisfazioni, sia personali che professionali. Il matrimonio con Paolo Candotti, l’adozione della figlia, ma anche lo sport che praticava per tenersi in forma e cercare di smaltire lo stress. Sembrava che tutto andasse bene, solo che un anno e mezzo fa il cancro l’ha ripresa sottobraccio. Le prime visite ancora al Cro dove c’erano i medici che l’avevano seguita la prima volta e oltre che specialisti erano diventati anche amici. L’intervento chirurgico, le terapie che l’avevano fortemente debilitata, ma che sembrava avessero avuto la meglio sulla malattia. Invece lo scorso gennaio, la bestia è tornata fuori, ancora più forte, ancora più aggressiva. Diletta Ravagnolo ha combattuto, ha cercato in tutti i modi di vincere ancora una volta la battaglia per la vita. Ma stavolta non ce l’ha fatta. È morta nel tardo pomeriggio di martedì lasciando nello sconforto il marito Paolo, la figlia Erika, il papà Angelo, la mamma Rita, i fratelli Eros e Roberto, i parenti e i tanti amici che sino in fondo hanno sperato che riuscisse a combattere il male. «Vogliamo ringraziare tutto il personale del Cro che si è preso cura dalla nostra Diletta - hanno detto i familiari - sia per la professionalità che per l’umanità che ha sempre dimostrato». I funerali si terranno martedì prossimo, alle 10.30 nella chiesa di San Pietro a Sclavons di Cordenons, dove abitava. Il feretro sarà poi tumulato nella tomba di famiglia a Pasiano.

Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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