«Quel medico mi molestava a 14 anni anche quando dormivo»

Mercoledì 21 Novembre 2018
«Quel medico mi molestava a 14 anni anche quando dormivo»
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PORDENONE - «Sono tornato a casa sua perché mi aveva promesso che non mi avrebbe più toccato. Mi trattava come un figlio e io lo vedevo come un padre. Ma capitava che mi molestasse anche quando dormivo». Dichiarazioni forti, descritte nei minimi particolari in aula dalla vittima durante l'audizione disposta dal collegio giudicante presieduto da Alberto Rossi (a latere Iuri De Biasi e Piera Binotto), che aggravano la posizione del medico finito sotto accusa per aver abusato sessualmente del ragazzo quando non era ancora sedicenne, per aver adescato due minori online e per aver condiviso materiale pedopornografico. Ora deve rispondere anche di violenza sessuale aggravata dall'età della vittima, inferiore ai 14 anni.
 
L'ORDINANZAI giudici, dopo due ore di camera di consiglio, invece di emettere la sentenza a carico del professionista (il pubblico ministero Pietro Montrone aveva chiesto una condanna a sei anni e quattro mesi di reclusione), al termine della scorsa udienza avevano disposto un'ordinanza per ascoltare nuovamente il principale accusatore (oggi 24enne) del medico, che gli era stato affidato dalla madre affinché lo facesse studiare. L'obiettivo era quello di collocare con precisione i presunti abusi nel tempo. E il giovane, indagato per tentato omicidio nei confronti dello stesso medico che aveva denunciato (una perizia psichiatrica ha stabilito che è disturbato e che, nel momento in cui ha accoltellato il medico, non era capace di intendere e volere, ndr), ha ripercorso gli abusi subiti cercando di essere il più preciso possibile. 
LA DEPOSIZIONELa ricostruzione fornita ai giudici dal giovane è stata spiazzante, tanto che il pm ha chiesto di poter integrare il capo d'imputazione contestando anche la violenza sessuale aggravata su minore al professionista. Il passaggio fondamentale riguarda i presunti abusi sul giovane mentre questi era a letto che dormiva o che stava prendendo sonno. Episodi che, dal 2006 al 2009, si sarebbero verificati a cadenza quasi quotidiana: all'epoca la vittima aveva dunque meno di 14 anni. 
LA DIFESAL'avvocato Giuseppe Bavaresco, che difende il medico il quale ha sempre respinto le accuse, ha cercato di minare il racconto della vittima, puntando su alcune sue contraddizioni soprattutto temporali nel corso della deposizione. A fronte della modifica del capo d'imputazione, ha poi chiesto un termine a difesa per poter rispondere alla nuova, e più grave, ipotesi accusatoria. Si torna in aula il prossimo 8 gennaio. Lo stesso legale ha poi presentato richiesta di revoca della misura cautelare dell'obbligo di dimora che grava ancora sul professionista: il pm ha dato parere favorevole, il collegio si è riservato la decisione.
Giuliano Pavan
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