Napoli vince lo scudetto, la famiglia mette sul balcone una bandiera e scattano le minacce: «Terroni maledetti dovete morire»

Hanno trovato un biglietto sulla porta con scritte offensive e minacciose dopo la partita contro l'Udinese. Presentata denuncia ai carabinieri contro ignoti

Domenica 21 Maggio 2023 di Loris Del Frate
«Terroni maledetti dovete morire», famiglia minacciata per bandiera del Napoli scudettato sul balcone di casa

PORDENONE - Un foglio a quadrettini preso da un block notes. Lo ha trovato il figlio che stava rientrando nella casa dei genitori verso mezzogiorno. Sul foglio, appoggiato sull'uscio del cancello di casa, una scritta terribile: «Maledetti terroni dovete morire». Facile immaginare che dopo aver letto quelle parole il cuore è sobbalzato e la paura si è subito mescolata alla rabbia.

Da qui la decisione di andare dai carabinieri a far denuncia contro ignoti.

La bandiera del Napoli fa arrabbiare 


Ma di cosa sarebbe "colpevole" la famiglia che si è ritrovata davanti a casa quell'orribile foglio? C'è da fare un passo indietro, una settimana circa rispetto al ritrovamento, quando il Napoli vince lo scudetto. Dopo 33 anni di attesa arriva il tricolore. In famiglia, molto stimata e rispettabile, padre professionista, figli già grandi al lavoro, il padrone di casa ha origini partenopee. Di più, È tifoso del Napoli. Quindi, dopo 33 anni di attesa ha piazzato su uno dei balconi della casa una bandiera del Napoli. Nessuna festa, nessun mortaretto, nessun eccesso. Solo quella bandiera che fa orgoglio.

Biglietto di minacce


Evidentemente, però, c'è sempre qualcuno che deve andare oltre. E così, vendendo la bandiera, un tifoso (ma non è giusto chiamarlo così) di qualche altra squadra si è sentito in dovere di scrivere quel biglietto e di lasciarlo sulla porta. Come detto lo ha trovato il figlio rientrando a casa. Per sicurezza è stato deciso di andare a fare la denuncia dai carabinieri perchè è sempre meglio mettere le mani avanti, anche se quasi certamente il colpevole sarà qualche ragazzotto che evidentemente non riesce ad usare la testa. I carabinieri hanno preso il biglietto e hanno avviato subito le indagini.


Caccia ai colpevoli


C'è subito da dire che l'abitazione in questione che si trova in un comune dell'hinterland pordenonese, non ha installato un impianto di videosorveglianza, ma i carabinieri potrebbero averne trovato un altro poco distante che magari ha impresso qualche immagine. Per ora le indagini sono in corso, anche se la speranza è che possano andare a buon fine per la tranquillità di tutti.

«Per la verità - racconta la figlia che vive in altro immobile - io non ho assistito alla cosa, ma mi hanno raccontato tutto in seconda battuta. Certo - va avanti - che non è piacevole ricevere un biglietto di quel tipo, perchè c'è scritta una minaccia di morte bella e buona. Posso capire se i miei genitori si sono allarmati e hanno deciso di andare a fare denuncia contro ignoti. Sono frasi pesanti. Se abbiamo sospetti? Assolutamente no. Non siamo in grado neppure di pensare a chi possa scrivere frasi del genere. Vicino a noi c'è un cantiere, ci lavorano diverse persone, magari qualcuno ha visto la bandiera del Napoli. Ma non vogliamo dare colpe a nessuno. Le indagini le stanno facendo i carabinieri». Per la cronaca. Il papà che tifa Napoli è arrivato a Pordenone nel 1969. I figli sono nati qui. Pordenonesi con il cuore partenopeo.

Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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