Folla inaspettata alla messa del mattino, le ostie non bastano. Il parroco si "ingegna" per accontentare i fedeli

Imbarazzo ieri mattina nel giorno della ricorrenza della Madonna delle Grazie

Sabato 9 Settembre 2023 di Loris Del Frate
Troppa gente a messa, le ostie non bastano. E il parroco si scusa

PORDENONE - Succede anche questo nel giorno della ricorrenza della Madonna delle Grazie nel quartiere che porta lo stesso nome. Già, succede che alla messa della mattina, quella delle 7.30, per rendere omaggio alla Madonna, si presentano tante persone. La chiesa è gremita.

Dice qualcuno che forse a quell’ora c’era più gente rispetto alla messa delle 11 quando a celebrare è stato il vescovo.


IL PROBLEMA
Nulla da dire, quindi, anzi una giornata che si preannuncia decisamente buona e che fa il paio tra la ricorrenza religiosa, la sagra che si trova a due passi dalla chiesa e le bancarelle che animano il quartiere. In più il sacerdote che celebra il rito, un prete di nazionalità indiana, ma che da diverso tempo è stabile alle Grazie dove il parroco è un frate della Comunità di Valle Ombrosa, non poteva che essere felice di vedere una chiesa così gremita in un periodo dove, invece, le chiese tendono a svuotarsi. Troppo bello, però, per andare anche tutto bene. Già, perchè evidentemente colto di sorpresa dalla grande presenza, il sacerdote non aveva provveduto ad organizzarsi con un altrettanto “grande numero” di particole consacrate da dare ai fedeli durante la comunione. E così sono finite sul più bello.


COSA È SUCCESSO
È successo che lo ostie non bastavano e il sacerdote, per non scontentare i fedeli che erano in fila, ha dovuto ingegnarsi. Già, perchè a quel punto ha fatto a pezzettini le particole rimaste e ha cercato di dare il Corpo di Cristo a tutti. Tanto imbarazzo da parte del sacerdote, e qualche “mal di pancia” da parte dei fedeli, increduli che fosse potuta accadere una cosa del genere. A raccontare nel dettaglio quello che successo nella messa di ieri mattina alla Grazie è stato Loris Pasut, già assessore comunale che da 66 anni consecutivi frequenta sempre la messa delle 7.30 nel giorno della festa della Madonna. Nessuna polemica tra i suoi intenti, ma solo ricordare che forse in determinate occasione vale la pena di essere più pronti. Anche i sacerdoti, pur essendo sacrosantamente vero che tutti possono sbagliare.

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IL RACCONTO
«Vi racconto cosa è accaduto questa mattina, senza toni polemici. Spero». Inizia così lo scritto su Facebook di Loris Pasut. Che poi va avanti. «Oggi (ieri per chi legge) come molti pordenonesi ho partecipato alla celebrazione della messa, tra le varie opportunità ho scelto quella delle 7:30. Il santuario stracolmo, la messa animata con canti dedicati alla Madonna delle Grazie e al momento della Comunione le file ordinate dei fedeli si avviano verso l’altare per ricevere la comunione quando c’è un improvviso rallentamento. Le file si fermano gli sguardi dei sacerdoti imbarazzati osservano i calici con le particole. Vuoti. Finite le Ostie consacrate. Tutti attendono con non poco imbarazzo, osservando la solerzia del sacerdote, unico rimasto a dividere in piccoli frammenti le particole rimaste. Anch’io ricevo un frammento di particola consacrata sino a quando la voce mortificata del sacerdote annuncia: “Abbiamo finito le particole”. Ma è possibile - si chiede Pasut - che nel giorno della festa del patrono possa accadere una cosa del genere? Non è accettabile». Come detto, però, sono cose che possono accadere a tutti, non solo ai preti, ma anche ai graduati del clero. Vi ricordate il vescovo della diocesi di Vittorio, Corrado Pizziolo che si era dimenticato di mettere la sveglia per andare a celebrare una messa e tutti lo aspettavano? Anche lui, alla fine, ha chiesto scusa. Come il sacerdote delle Grazie.

Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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