PORDENONE - Non più il parco Querini, ora chiuso per lavori. Non tanto e non sempre piazza Risorgimento oppure le altre aree verdi di Pordenone. Il cuore dello spaccio di droga in città oggi batte vicino alle scuole. Ed è ancora più pericoloso. Il dato non lo confermano soltanto le operazioni portate a termine dalle forze dell'ordine, ma anche e soprattutto la crescente attenzione che la Prefettura di Pordenone sta concentrando sul fenomeno. Oggi, insomma, il nuovo centro dello spaccio cittadino sono i giardini interni agli istituti scolastici, a volte anche le stesse aule, in molti casi le aree che circondano gli istituti superiori pordenonesi.
La mappa dell'approvigionamento di sostanze stupefacenti non si traccia seguendo le aree degradate o i quartieri che potrebbero sembrare abbandonati a sé stessi. Per rincorrere il giro di droga bisogna letteralmente ... andare a scuola: in primis per imparare come fronteggiare un'emergenza nuova e subito dopo in senso letterale, concentrandosi laddove si annidano i comportamenti illeciti. E a Pordenone non si salva quasi nessun istituto scolastico. Ovviamente l'emergenza riguarda più che altro gli istituti superiori, che per l'età dei frequentanti offrono il fianco al traffico di stupefacenti...
© RIPRODUZIONE RISERVATA La mappa dell'approvigionamento di sostanze stupefacenti non si traccia seguendo le aree degradate o i quartieri che potrebbero sembrare abbandonati a sé stessi. Per rincorrere il giro di droga bisogna letteralmente ... andare a scuola: in primis per imparare come fronteggiare un'emergenza nuova e subito dopo in senso letterale, concentrandosi laddove si annidano i comportamenti illeciti. E a Pordenone non si salva quasi nessun istituto scolastico. Ovviamente l'emergenza riguarda più che altro gli istituti superiori, che per l'età dei frequentanti offrono il fianco al traffico di stupefacenti...
