Inondazioni e frane, a chi ha subito danni dal maltempo rate dei mutui sospese fino a febbraio 2025

Le banche hanno un mese di tempo per recepire l'input. Può accendere al beneficio chi ha subito danni certificati

Giovedì 21 Marzo 2024 di Antonella Lanfrit
Inondazioni e frane, a chi ha subito danni dal maltempo rate dei mutui sospese fino a febbraio 2025

Rate dei mutui sospese fino a febbraio 2025 per i cittadini del Friuli Venezia Giulia che sono stati colpiti dagli eventi estremi verificatisi tra il 24 ottobre e il 5 novembre dell'anno scorso. È la conseguenza positiva dell'ordinanza pubblicata sul sito del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, i cui contenuti sono stati diramati ieri dall'Abi, l'Associazione bancaria italiana, a tutti gli istituti di credito associati.

Il provvedimento fa seguito all'accordo sottoscritto dalla stessa Abi e dalle associazioni dei consumatori, per assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali.


COME FUNZIONA
«Le banche avranno 30 giorni di tempo per recepire l'ordinanza, prevedendo anche un'azione di informazione agli utenti. Il provvedimento di sospensione varrà fino a 15 febbraio del 2025», dettagliano da Civibank, l'istituto di credito cividalese che «si adeguerà» all'ordinanza. «È senz'altro un provvedimento positivo», commenta l'avvocato Barbara Puschiasis, presidente di Consumatori Attivi. «Potrà consentire, infatti, di avere liquidità da poter dirottare su interventi urgenti nei casi in cui i ristori regionali e quelli assicurativi non siano sufficienti, o non abbiano le tempistiche necessarie a coprire i costi dei lavori in corso», prosegue la presidente. Per ora non ci sono stime sulla platea di cittadini che potrà giovarsi del provvedimento, ma la misura, considerano dalle associazioni dei consumatori, va nella direzione giusta.
«Da noi racconta ancora l'avvocato Puschiasis stanno arrivando segnalazioni legate agli importanti oneri che i cittadini danneggiati devono sostenere per risistemare la casa e l'auto. Le osservazioni più ricorrenti sono quelle legate alla copertura assicurativa dei danni: in alcuni casi non sono coperti, in altri sono coperti ma non a sufficienza, in altri si lamentano ritardi nell'erogazione dello spettante». Positiva, ma con un'avvertenza, la reazione di Federconsumatori. «Siamo favorevoli a ogni accordo che possa dare risposte positive in momenti di difficoltà», premette il vicepresidente di Federconsumatori Udine, Wanni Ferrari. Tuttavia, prosegue, «generalmente succede che tutti gli interessi maturati nel periodo di sospensione delle rate vanno ad incrementare il residuo capitale che ci sarebbe stato, in questo caso, a febbraio 2025. Perciò, o si incrementa la durata del finanziamento per lasciare lo stesso importo delle rate o, se si mantengono le stesse rate previste alla sottoscrizione del mutuo, il loro importo aumenta». Quindi, conclude Ferrari, «se il cittadino può scegliere, l'azione è positiva; viceversa, si può pone il problema dell'aumento dell'importo di ogni rata».


IL PRECEDENTE
Un provvedimento di sospensione analogo a quello reso noto ieri è stato adottato a settembre 2023 per sollevare dalle rate dei mutui anche i cittadini del Friuli Venezia Giulia che sono stati colpiti dalle grandinate del luglio scorso. In quel caso l'ordinanza della Protezione civile era datata 15 settembre. A seguito a questo atto, le imprese titolari di mutui relative agli edifici collocati nei territori interessati e sgomberati o inagibili e alla gestione di attività commerciali ed economica, anche agricola, svolta negli stessi edifici hanno avuto il diritto di chiedere agli istituti di credito, fino all'agibilità o all'abitabilità degli immobili danneggiati e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza una sospensione delle rate dei mutui, optando per la sospensione dell'intera rata e quella della sola quota capitale. Sono intanto in via di erogazione gli anticipi dei ristori previsti dalla Regione per i danni causati dal maltempo dell'estate scorsa e determinati con il decreto dei primi giorni di febbraio, per un importo complessivo di 74,5 milioni.

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