«Vincerai concorso», aspirante prof raggirata dalla maga: conto svuotato

Sabato 11 Agosto 2018 di Marco Agrusti
«Vincerai concorso», aspirante prof raggirata dalla maga: conto svuotato
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PORDENONE - Precaria, giovane, innamorata del suo lavoro. Davanti, una strettoia, rappresentata da un concorso-imbuto che le serviva per ottenere la cattedra sognata da tutta la vita. Una storia come tante, che arriva dalla provincia di Pordenone. Ma che a un certo punto svolta e prende un'altra piega, dai contorni drammatici. La pressione si fa insopportabile, la voglia di superare l'esame più importante di tutta la vita è spasmodica. E Grazia - il nome di fantasia serve a tutelare la privacy della protagonista - cede alla tentazione di conoscere in anticipo l'esito della sua impresa. La giovane vuole una specie di superpotere, desidera sapere cosa le riserverà il futuro. Così legge un annuncio su internet, contatta una cartomante che riceve (anche) a Pordenone, in un piccolo appartamento. La prima telefonata le corrobora l'animo, rinforzando le sue speranze: «Ci conosciamo e lei passerà  il concorso», dice con voce rassicurante la cartomante. Al primo appuntamento entra in gioco la maestria della professionista: la maga indovina subito due-tre dettagli chiave che fanno parte della vita della giovane pordenonese, e instaura con lei un rapporto di fiducia. Solo per aver fatto la sua conoscenza, chiede 50 euro. Gli incontri proseguono, per volontà dell'aspirante insegnante, fino a quando arriva il concorso. Purtroppo la protagonista della storia non ce la fa: la graduatoria non la vede ai primi posti, la vita da precaria continua.

IL SALASSO
La situazione, com'era prevedibile, precipita. La donna torna dalla cartomante, racconta l'esito negativo del concorso, ma invece di fuggire da chi le aveva venduto false certezze, entra ancora di più nel tunnel. La maga cerca di rincuorarla, andando a caccia delle ragioni alla base del fallimento. «Deriva da insicurezze precedenti, dice. E le sedute continuano. Così gli euro spesi diventano prima centinaia, poi migliaia. E senza accorgersene Grazia finisce per svuotare il conto. Solo allora, aiutata dai familiari, riesce a staccare la spina di quella che era diventata una dipendenza non diversa da tante altre, più conosciute ma non per questo più pericolose. 

LA RETE
Il Medioevo è finito, le cartomanti non si trovano più ai margini della strada, perlomeno non le si può vedere a Pordenone. Oggi maghi e indovini, di qualsiasi sesso e nazionalità, sono 2.0 e viaggiano su internet. Siti come Bakeca offrono una vasta gamma di sedicenti conoscitori del futuro. Ci sono foto e numeri di telefono, e non mancano le promesse fantasmagoriche che attirano i clienti nella trappola. «Prometto il ritorno della tua ex in 30 giorni», si legge in uno degli annunci che riguardano il territorio pordenonese. Al primo posto ci sono le pene d'amore, che gli indovini del territorio garantiscono di poter risolvere con uno schiocco di dita o un mazzo di carte in mano. Poi vengono i contatti con i defunti, e qui entrano in gioco le cosiddette medium. Al terzo posto c'è la salute, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Ciò che non cambia è il tariffario di base: per una singola chiamata si parte generalmente da 50 o 70 euro, poi si sale fino alle prestazioni specifiche, che possono toccare anche i 200 euro l'una. Secondo una recente relazione sul welfare nazionale, la spesa per il gioco d'azzardo tocca i 19 miliardi di euro, mentre quella che alimenta la prostituzione si attesta a 4 miliardi. Per acquistare droga, invece, in Italia si spendono 14 miliardi di euro. In tutto questo ci sono anche maghi e cartomanti, che sorprendentemente assorbono ben 6,5 miliardi di euro l'anno. È un boom che fa riflettere. L'affidamento all'esoterismo e alla magia alla stregua di una dipendenza, con le stesse tragiche conseguenze.
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