L'Ateneo fa ammenda e dopo 75 anni gli concede la laurea: Gianluigi diventa dottore da centenario

Domenica 24 Marzo 2024 di Denis De Mauro
Gianluigi Giovetti

SACILE - Alla bella età di 102 anni è finalmente riuscito ad ottenere giustizia per un torto subito nel lontano 1949, quando aveva 27 anni. Oggi Gianluigi Giovetti di anni è arrivato a contarne ben 102, cosa che sicuramente lo pone tra i sacilesi più anziani, ma non ha mai dimenticato quell'episodio per cui riceverà riparazione venerdì prossimo.

LA STORIA
Durante la guerra Giovetti si laureò in Chimica all'Università di Modena, sua città natia. Avrebbe voluto conseguire anche la laurea in Farmacia «Con il desiderio di andare a lavorare in quella del nonno - ricorda la figlia Tiziana - ed era ad un passo dalla tesi, ad un solo, piccolo esame dal traguardo».

Una prova di laboratorio che un ingiusto docente gli negò con la scusa che lavorando a Milano non aveva potuto fare pratica: «A nulla valse spiegare che il suo impiego era appunto in un laboratorio - sospira Tiziana che ricorda le complicazioni della guerra -. In seguito la famiglia che cresceva ed il trasferimento a Sacile gli resero impossibile ripresentarsi per quell'ultima prova che gli era stata negata» e con essa anche la seconda laurea.

IL RICONOSCIMENTO
Cosa che Giovetti non ha però mai dimenticato, chiedendo giustizia oggi, all'età di 102 anni. Un riconoscimento che forse gli era dovuto anche per le difficoltà attraversate dovendo studiare durante il conflitto - con parecchie, forzate pause - ricorda il figlio Roberto, mentre Tiziana aggiunge il ricordo della nonna - capace, pur rimasta vedova da giovane, di mandare entrambe i figli all'università.
L'Ateneo di Modena ha compiuto le sue ricerche e riconosciuto l'errore, decidendo di conferirgli una speciale onorificenza di "Cultore della materia" con tanto di diploma proprio in Farmacia: «Non sarà una laurea ad honorem solo perché - spiega Tiziana - si tratta di un iter molto lungo, complesso e che passa per il vaglio del Ministero».
Così, venerdì prossimo alle 11, il più che centenario Gianluigi Giovetti riceverà la proclamazione in videocollegamento, presenti i due rettori della sua Alma Mater: «A tutti gli effetti si tratta di una laurea, dato che l'autorizza ad insegnare la materia», spiega Roberto.

IL BRINDISI
Immancabile, seguirà il brindisi che coinvolgerà tutta la sua attuale residenza: la Casa di Riposo Umberto I di Pordenone, «Perchè purtroppo a Sacile non c'era posto - ricorda Tiziana -. È stata comunque una sua scelta, maturata l'anno scorso, dopo la scomparsa a 95 anni di nostra mamma Liliana e dopo quasi 70 anni di matrimonio». A 102 anni Gianluigi è ancora lucidissimo, i figli gli fanno visita ogni giorno «E da poco è anche diventato bisnonno».
Se è innegabile che gli sia stato concesso tanto tempo, è altrettanto certo che lui non l'abbia sprecato. Dopo la natia Modena e la tappa milanese, portò la famiglia a Sacile nel 1968, quando, dopo i mestieri di insegnante e chimico, diventò dirigente del biscottificio Doria di Orsago: «Lavorava nel laboratorio dell'azienda». Intensa la sua vita in riva alla Livenza dove vivono entrambi i figli, mentre lui ha fatto parte del Consiglio del Piccolo teatro; amante della pittura - creava delle belle icone - era iscritto al Circolo Luigi Nono; è stato attivo anche con la Caritas ed in parrocchia e ancora, a testimonianza di un'energia ed una socialità invidiabili, presidente del Lion's club locale e presente nel Circolo anziani dell'Anla: «Insieme a nostra mamma ha anche viaggiato molto: crociere, visite europee, perché pensa ancora oggi che la cultura sia qui, nel vecchio continente e non ha mai voluto visitare quelle che definiva la modernità americana e la povertà di altri paesi».
Oggi, a 102 vivaci anni d'età, si appresta anche a ricevere la riparazione del vecchio torto subito, a conferma del detto che il tempo sa essere galantuomo (con i galantuomini).
 

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