Kari al giudice: «Sono evaso perchè volevo morire con la mia famiglia»

Giovedì 13 Aprile 2017
Lorenzo Kari
PORDENONE - «Sono evaso perchè volevo morire con la mia famiglia». Così ieri mattina Lorenzo Kari si è giustificato davanti al giudice di Tribunale di Padova che lo ha processato per direttissima. Evaso dal Cro di Aviano il 4 agosto 2015, dopo aver rivelato di essere stato ingaggiato per uccidere Trifone Ragone e Teresa Costanza, è stato catturato l'altro ieri dai Carabinieri di Piazzola sul Brenta in un insediamento di Lobia di San Giorgio in Bosco. Aveva una carta di identità falsa e, quando il maresciallo si è accorto, ha tentato di scappare. È per resistenza che ieri è stato processato. L'arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la misura cautelare in carcere. Si tornerà in aula a fine mese, perchè l'avvocato Andrea Frank - legale di fiducia della famiglia - ha chiesto termine a difesa in attesa della perizia medica che dovrà stabilire se le condizioni di salute di Kari siano compatibili con il regime carcerario. Il 53enne originario della provincia di Udine, come osserva il legale, non si cura dal giorno in cui è evaso.
Due settimane fa il suo nome era finito in un ordine di carcerazione della Procura di Udine, perchè è diventato definito un cumulo pene per furto, rapina, resistenza, evasione e altri reati minori. In tutto - sommato anche ciò che gli restava da scontare a Pordenone - ha 4 anni 9 mesi e 2 giorni da scontare. I carabinieri - dopo uno scambio di informazioni tra i colleghi di Sacile, Udine e Piazzola sul Brenta - l'altro ieri lo hanno individuato in una delle roulotte di Lobia di San Giorgio in Bosco. A nasconderlo erano i nipoti.
Ultimo aggiornamento: 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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