Inquinamento, sono i giorni peggiori: l'anticiclone soffoca il Friuli, a Sacile la prima stretta. Pordenone in zona rossa

Domenica 28 Gennaio 2024 di M.A.
Inquinamento

PORDENONE - La previsione più allarmante è quella per l’ultimo giorno del mese, cioè mercoledì. Dalla mappa diffusa quotidianamente dall’Arpa del Friuli Venezia Giulia, infatti, si può ricavare un quadro che non lascia spazio a dubbi: tutta la pianura della nostra regione sarà colorata di arancione e di rosso. E ancora una volta a soffrire maggiormente sarà la provincia di Pordenone, con il capoluogo che questa volta sarà davvero nell’occhio del ciclone. Non solamente le solite zone al confine con il veneto, quindi, ma anche la città sarà sotto una cappa di smog, tanto da far scattare l’allerta negli uffici del Comune. Per quanto riguarda Sacile, invece, le prime misure sono già scattate ieri. 


IL QUADRO


L’anticiclone africano ha portato una fase molto stabile, con bel tempo diffuso su tutta la regione e temperature molto più alte rispetto alla media del periodo. Una buona notizia per chi odia il freddo, ma un problema non da poco per il fenomeno del ristagno delle particelle sospese nell’aria, tra le quali anche quelle che possono nuocere alla salute, come ad esempio il famoso Pm10.

Le nebbie notturne nelle zone più meridionali della pianura, poi, fanno il resto. Il risultato? Già da ieri e almeno fino alla metà della prossima settimana il Friuli Venezia Giulia vivrà la peggiore fase di inquinamento dalla scorsa primavera ad oggi. Come detto, la giornata peggiore sarà quella di mercoledì, quando i valori delle polveri sottili schizzeranno anche al di sopra degli 80 microgrammi per metro cubo, quando il limite di sicurezza è stabilito a quota cinquanta. Oltre a Sacile, nella “zona rossa” ci sono Pordenone, Porcia, Prata, Brugnera, Fontanafredda, Roveredo, Cordenons, Chions e Azzano Decimo. Ma anche la provincia di Udine sarà toccata pesantemente dalla cappa di smog, con le aree colorate di rosso che saranno quelle di Udine città, Reana, Tavagnacco, Cividale e Remanzacco. La fascia arancione, che comprende comunque degli sforamenti, abbraccerà invece l’intero territorio corrispondente alla pianura. L’inquinamento arriverà anche a Gemona e Osoppo, e in provincia di Pordenone fino a Spilimbergo. La situazione era grave anche ieri, mentre tra oggi e domani è previsto un breve miglioramento. Il Comune di Pordenone sta attendendo indicazioni dall’Arpa, ma questa volta si va verso le prime misure restrittive, che scattano quando gli sforamenti vengono registrati per più giorni consecutivi. 


SUL LIVENZA


Da tre giorni in città le centraline dell’Arpa di Sacile indicano valori quotidiani medi di polveri sottili superiori al limite. Nella seconda metà della settimana i numeri rilevati sono rimasti tra i 56 ed i 57 microgrammi per metro cubo. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di attivare da oggi il Piano di azione comunale (Pac) che contempla le contromisure previste per limitare l’inquinamento atmosferico. Non ci sono targhe alterne o altro tipo di stop alle auto in questa prima fase, ma si raccomanda una riduzione o almeno razionalizzazione dell’utilizzo delle automobili per gli spostamenti affidandosi dunque alla coscienza di ognuno. Allo stesso modo non sembrano degli imperativi, non fosse altro per le difficoltà di effettuare dei controlli, nella richiesta di ridurre di due gradi la temperatura media impostata internamente agli edifici. Sempre in tema di riscaldamento domestico, viene richiesto, dove possibile, di sostituire il pellet e la legna con altre forme di combustibile. È anche consigliato di usare legna asciutta su impianti (stufe e camini) ben tenuti ed efficienti. Regola che al vero dovrebbe essere sempre osservata per evitare il rischio di incendi. Infine, vige il divieto di accendere fuochi all’aperto.

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci