Abissi inesplorati: i misteri della cavità a sifone più profonda l'Italia

Martedì 10 Luglio 2018 di Paola Treppo
La sorgente del Gorgazzo a Polcenigo
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POLCENIGO (Pordenone) - Gran parte inesplorata la sorgente del Gorgazzo, un piccolo borgo del comune di Polcenigo, in Friuli, a meno di 20 km da Pordenone. Paradiso per chi ama le immersioni, l'area della sorgente regala scorci di stupefacente bellezza anche per chi non indossa la muta, grazie al laghetto che forma all'uscita dalla montagna.

Il laghetto
Un piccolo specchio d'acqua color turchino, che cambia sfumature continuamente, in base alle condizioni di luce. Per arrivarci basta posteggiare l'auto nel vicino e caratteristico borgo e seguire le indicazioni. Da lì, a piedi, in cinque minuti si raggiunge il laghetto grazie a un percorso adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini. 

Le sorgenti del Livenza 
Quello che si vede senza immergersi è solo una piccola parte del complesso della sorgente del Gorgazzo che, insieme a quella della Santissima e del Molinetto, genera poi il fiume Livenza. L'acqua sgorga alla base della scarpata sud-orientale del massiccio del Cansiglio - Cavallo dopo essere fluita in profondità attraverso fratture e grotte.

Si tratta di uno dei più interessanti sistemi di idrologia carsica a livello nazionale. La sorgente del Gorgazzo, in particolare, è la cavità a sifone più profonda l'Italia con meno 212 metri e uno sviluppo di 450 metri perlopiù verticale. Dopo un lungo periodo di divieto, le immersioni sono state regolamentate e si possono rifare dal 2014. 

Le esplorazioni subacquee
Le esplorazioni subacquee sono molto impegnative e sono state fatte da molti gruppi nazionali e internazionali. La prima immersione del 1964, a quota meno 21 metri; il primo rilevamento della cavità sorgente è stato fatto nel 1974 in occasione del record italiano di profondità, di meno 90 metri. La profondità massima raggiunta per scopi esplorativi é di metri 212, record eseguito da Luigi Casati nel febbraio 2008.

La statua del Cristo
Sul fondale dello specchio d’acqua, alla profondità di 9 metri è stata posizionata una statua del Cristo ben visibile dalla superficie. Quella originale, in marmo di travertino, è stata rimossa e conservata nella sede deli Centro Pordenonese Sommozzatori, dopo che un masso staccatosi dal versante roccioso, l'ha colpita spaccandola in tre parti. Adesso la figura del Cristo è in acciaio e i sub del Centro Pordenonese Sommozzatori provvedono ogni 6 mesi alla sua pulizia, così che si possa vedere quando la luce del sole filtra nelle acque smeraldine di questo piccolo lago. 

Poeti e pittori
«Prendete il colore dello smeraldo, quello delle turchesi, quelli dei berilli, gettateli in un bagno di lapislazzuli, in modo che tutto si fonda e ad un tempo conservi l'originalità sua propria, ed avrete quella porzione di cielo liquido che si chiama il Gorgazzo» scriveva Giovanni Marinelli (1846-1900) descrivendo la sorgente che, nei secoli, ha ispirato anche pittori e poeti. 

Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 13:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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