PORDENONE - Sono passati tre anni da quando Ideal Standard ha spento i forni abbandonando per sempre lo stabilimento di Orcenico. Dopo i licenziamenti volontari (l'impegno-accordo con l'impresa era di cedere impianti e fabbrica e agevolare così il riavvio produttivo per mano della cooperativa IdealScala costituita nel frattempo) i quasi 400 lavoratori sono ancora in attesa mentre gli ultimi scampoli di indennità della mobilità stanno per esaurirsi. Pochi hanno trovato un' occupazione alternativa e stabile. Molte cose - decine e decine i tavoli di confronto, spesso inutili - sono accadute in questo triennio: ma le prese di posizione degli ultimi giorni lasciano immaginare che anche il sogno di rilanciare l'attività attraverso la Coop possa infrangersi contro le liti sul territorio. E non è la prima volta che il territorio - al di là di proclami e parole - non si riesce a fare squadra e raggiungere l'obiettivo. Come dire: dopo che tutti i protagonisti hanno cercato una soluzione di rilancio si arriva alle accuse e agli scaricabarile. Si ha come l'impressione che nessuno - sindacato, cooperativa, Regione, ma anche associazione di categoria come Unindustria e Confcooperative che pure sulla vicenda ci hanno messo la faccia - voglia rimanere con il cerino in mano...
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