PORDENONE - (dl) È decisamente troppo presto per tirare conclusioni sull'appeal degli incentivi - rimpolpati con l'accordo raggiunto tra Electrolux e i sindacati una decina di giorni fa - volti ad agevolare i licenziamenti volontari dei lavoratori al fine di abbattere la quota esuberi prevista dal piano triennale che scadrà a fine anno. Ma se il buon giorno si vede dal mattino è immaginabile che non ci sarà la coda davanti all'ufficio del personale da parte degli operai e degli impiegati dello stabilimento di Porcia. C'è un certo interesse - è questo è emerso anche nelle assemblee che ieri le Rsu di Fim, Fiom e Uilm hanno tenuto in fabbrica - per capire come poter gestire le eventuali uscite. Per capire l'andamento delle richieste bisognerà però attendere le prossime settimane. E l'adesione dipenderà anche dal clima che si respirerà quando si capire meglio come sarà gestita la fase del post-accordo e quanti saranno esattamente gli esuberi che rimarranno da gestire. Dai primi segnali che il sindacato raccoglie in fabbrica, però, i numeri dei lavoratori che aderiranno al piano incentivi non saranno elevatissimi. E dire che la somma dovrebbe fare gola: il bonus più elevato è di 71 mila euro lordi (circa 54 mila al netto, da sommare però al Tfr) previsto per chi dovesse lasciare la fabbrica entro marzo 2018...
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