PORDENONE e SACILE - «Non ho lavoro e divento padre: spaccio droga», profugo in manette. Fra marzo e giugno ha venduto almeno un centinaio di dosi di cocaina a oltre una decina di persone fra Sacile e i paesi della provincia di Pordenone. Con l'accusa di spaccio di stupefacenti, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Sacile hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip nei confronti di un 23enne nigeriano, residente a Sacile, richiedente asilo in regola col permesso di soggiorno e già noto per analoghi precedenti di polizia.
Durante le indagini, i vari acquirenti hanno confermato le numerosissime cessioni di droga con il nigeriano, che vendeva dosi da circa 50 euro l'una realizzando un giro d'affari di circa 5-6 mila euro. Il 23enne, che si trova ora ai domiciliari, ha ammesso le sue responsabilità dichiarando di essere stato costretto a spacciare perché, privo di lavoro, doveva mantenere la compagna con un figlio in arrivo. Proseguono le indagini dei carabinieri volte a individuare i canali di approvigionamento della cocaina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Durante le indagini, i vari acquirenti hanno confermato le numerosissime cessioni di droga con il nigeriano, che vendeva dosi da circa 50 euro l'una realizzando un giro d'affari di circa 5-6 mila euro. Il 23enne, che si trova ora ai domiciliari, ha ammesso le sue responsabilità dichiarando di essere stato costretto a spacciare perché, privo di lavoro, doveva mantenere la compagna con un figlio in arrivo. Proseguono le indagini dei carabinieri volte a individuare i canali di approvigionamento della cocaina.
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