Guerra in Ucraina, la Regione teme un attacco hacker russo: un decalogo di regole ai Comuni

Martedì 8 Marzo 2022 di Redazione
Un hacker

La guerra tra Russia e Ucraina è già uscita dai confini geografici delle operazioni militari. Il gruppo hacker internazionale Anonymous ha “puntato” Mosca ma c’è il severo timore che dal Cremlino possano arrivare delle ritorsioni sullo stesso piano: quello delle interferenze cibernetiche. 
Ecco perché in Friuli Venezia Giulia è stata decisa la convocazione di una conferenza straordinaria e urgente sul tema della cybersicurity, a rischio visto l’elevata possibilità di rappresaglie da parte della Russia, alla quale sarà richiesta la presenza del ministro Colao e del direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza. «Tutte le Regioni hanno convenuto sull’urgenza della necessità di attuare strategie di protezione», ha reso noto l’assessore regionale Callari, aggiungendo che «manderemo presto una circolare a tutte le amministrazioni pubbliche della regione con un decalogo di comportamento perché rischiamo che il pericolo di problemi e vulnerabilità sia alto». 


LA CONFERENZA


È questa la posizione che l’assessore regionale al Patrimonio e Sistemi informativi, Sebastiano Callari, ha espresso nel corso della Commissione per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni, svoltasi in videoconferenza. Il tema riguarda l’attuazione della misura 1.7.2 “Reti di servizi di facilitazione digitale” del Pnrr, progetto che dovrebbe essere avviato entro aprile e che ha un forte impatto sulle Regioni. In merito alle modalità di spesa del riparto, che per il Friuli Venezia Giulia ammonterebbe a circa 2 milioni di euro, la Commissione ha analizzato la proposta del Piano operativo che nella formazione/assistenza personalizzata individuale fa riferimento ad un vincolo “non inferiore alle 24 ore settimanali. «La Regione Friuli Venezia Giulia - ha spiegato Callari - è disponibile a lavorare per obiettivi ma ritiene dannoso che la destinazione dei fondi del Pnnr per la formazione delle competenze digitali nei cittadini sia sottoposta a vincoli. Chiediamo al Governo di tenere conto che la nostra regione è, per esempio, già molto avanti su questo obiettivo, sono già molti centri per la crescita digitale sul territorio: crediamo che le risorse del riparto debbano essere utilizzate al meglio». Tornando al tema del vincolo, l’assessore Callari ha argomentato così la sua posizione: «Appare evidente che se questo vincolo fosse mantenuto molte delle risorse economiche finirebbero per essere consumate dai contratti per le risorse umane che devono presidiare lo sportello, anche quando oggettivamente l’apertura 24 ore settimanali potrebbe essere superflua, come ad esempio in certe zone di montagna. Sarebbe auspicabile, dunque, che questo vincolo venisse eliminato», spiega Callari. Tra le varie osservazioni la Regione ha segnalato inoltre l’importanza della valorizzazione del ruolo delle società in-house Ict regionali, come Insiel, ove presenti quali attuatori della misura.
Ma è ovvio che l’attenzione si sia concentrata maggiormente sui rischi che in questo momento di tensione internazionale possono arrivare dagli hacker russi.

Un pericolo che era stato messo in evidenza anche da Confindustria a livello sia provinciale che regionale. E che ora diventa proprio anche del mondo della pubblica amministrazione, solitamente meno avvezzo a tematiche del genere ma potenzialmente nel mirino degli attacchi in rete

Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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