Il giorno di Natale c'era un solo dottore (guardia medica) per 100mila persone

Mercoledì 27 Dicembre 2023
Il giorno di Natale c'era un solo dottore (guardia medica) per 100mila persone

Esasperati e rabbiosi e anche una piccola scintilla può far scoppiare un grosso incendio. Come detto nulla giustifica la violenza contro medici e infermieri, ma quanto accaduto in questo weekend in provincia di Pordenone con il servizio di continuità assistenziale (guardie mediche) dovrebbe far riflettere a fondo la politica.

Peccato che gran parte dei consiglieri regionali, "stanchi" della maratona di 4 giorni per il voto di bilancio, se ne siano andati in vacanza e sino all'Epifania saranno difficilmente rintracciabili. Il fatto è che la situazione di questo weekend sul fronte della guardie mediche va avanti da parecchio tempo e tutto fa pensare che le cose non cambieranno. Neppure in pieno picco influenzale e di Covid.


Un dato che senza dubbio è indicativo. Il giorno di Natale per 100 mila persone (il bacino dell'ambito del Noncello, Pordenone, Porcia, Cordenons, San Quirino, Roveredo e Zoppola) era di guardia, per carenza di personale, un solo medico di continuità assistenziale.

Facile intuire che le telefonate suonassero a vuoto e non certo per poca voglia di lavorare del povero professionista. Il caso, grazie a una interrogazione che presenterà il consigliere civico Marco salvador, finirà sul tavolo del sindaco tramite una interrogazione.

«In questo periodo di virus e Covid molta gente risulta ammalata tra cui molti bambini. Spesso i sintomi sono gestibili a casa ma con il supporto di un consulto medico e una prescrizione di farmaci. Da settimane però, soprattutto ora in questo periodo di festività- attacca Salvador - il servizio di continuità assistenziale a Pordenone alla Cittadella della salute è totalmente assente. Bambini con quaranta di febbre, persone con difficoltà respiratorie che necessitano di una prescrizione; tutti cittadini molto responsabili che non vanno al Pronto soccorso per evitare di intasarlo oppure per non sottoporre i propri cari ad ulteriori fastidi con lunghe attese in corsia. Perfino chi si è rivolto al pronto soccorso pediatrico per una prescrizione di un medicinale si è sentito dire "non sappiamo cosa dirvi, se volete la prescrizione dovete venire in pronto soccorso e fare la fila oppure andare alla Cittadella della salute».


«E non sia mai che ci sia bisogno di una visita o di un consulto telefonico. Ebbene, la segreteria telefonica del servizio della guardia medica farà partire all'infinito il messaggio registrato che vi informa del suo attuale impegno con altro caso e di riprovare "più tardi". Nell'ultimo mese avendone necessità ho potuto verificare personalmente, sembrava uno scherzo: risponde continuamente una voce automatica in cui ti invitano a riprovare e di non presentarsi di persona in caso di necessità, ma prendere appuntamento via telefono. Un paradosso. Peccato che per quanto riproviate e riproviate e riproviate, l'unica cosa oltre all'inutile messaggio di cui sopra che potrete ottenere, sarà la linea occupata. Nessun servizio di richiamata. Nessun numero alternativo. Niente di niente»


«Nel 2023 - conclude il consigliere - è una vera vergogna. Fin qui ho cercato di evitare di sollevare polemiche, ma nelle ultime settimane alcuni cittadini esasperati si sono rivolti a me per lamentarsi della situazione. Quindi seppur non sia di competenza del Comune presenterò un'interrogazione al sindaco perché si faccia portavoce dei suoi cittadini oramai senza guardia medica. Ovviamente la responsabilità mon ìè certo dei medici che vi operano, ma evidentemente della politica che non fornisce risposte».


ldf

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