Fuggito all’alt della Polizia Locale, si aggrava la posizione del 23enne: droga in casa pronta per lo spaccio

La Polizia locale lo perquisisce e trova oltre 4 chili di hascisc e uno di marijuana

Domenica 17 Marzo 2024 di C.A.
Fuggito all’alt della Polizia Locale, si aggrava la posizione del 23enne: droga in casa pronta per lo spaccio

PORDENONE - Un ragazzino difficile, che dopo le brutte compagnie frequentate quando viveva a Bassano del Grappa si era riscattato con un lungo percorso di crescita in una struttura comunitaria del Pordenonese. Adnane El Abid, 23 anni, ha deciso di restare in Friuli perché ha trovato accoglienza e un lavoro con la cooperativa Oasi. Protagonista della folle fuga dopo l’alt intimato in viale Trieste della Polizia locale, l’altro ieri mattina ha ottenuto gli arresti domiciliari a Tamai, dove abita. Una misura crollata nel momento in cui è stata eseguita, perché gli agenti, perquisito l’abitazione, hanno scoperto che deteneva 4 chilogrammi e mezzo di hascisc suddivisi in panetti, un chilogrammo e mezzo di marijuana e 27 grammi di cocaina. È stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e accompagnato in carcere su disposizione del sostituto procuratore Federica Urban.

Lunedì mattina comparirà davanti al gip Milena Granata per la convalida dell’arresto.


I SOSPETTI
Il giovane era stato arrestato l’altra notte per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza. Intercettato in viale Trieste alla guida della sua Mercedes durante una manovra pericolosa, ha ignorato l’alta della pattuglia della Polizia locale. In via Cavallotti ha preso velocità sfiorando di 120 chilometri orari e quando ha imboccato via Colonna ha urtato una macchina con a bordo una mamma e il suo bambino, entrambi rimasti illesi. Gli agenti hanno continuato a inseguirlo con lampeggiati e sirena accesi, ma il giovane ha proseguito fino a perdere il controllo della guida in via Ferraris, davanti all’istituto scolastico Flora, dove è uscito di strada. Raggiunti da un’altra pattuglia, gli agenti sono riusciti a fermarlo dopo essere stati aggrediti. Dopo un giorno in camera di sicurezza, è stato processato per direttissima. Il giudice Piera Binotto gli ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari ed è proprio nella fase dell’esecuzione che gli agenti hanno trovato la droga. Si erano insospettiti per il tenore di vita del giovane: una bella auto, vestiti e scarpe alla moda non erano in linea con le sue possibilità economiche. Lo hanno pertanto sottoposto a una perquisizione domiciliare che ha avuto un esito inaspettato.

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LA DIFESA
Il giovane nato a Bassano del Grappa è difeso da sempre dall’avvocato Elisabetta Costa, che non nasconde la sorpresa per l’epilogo della perquisizione. «È un ragazzo di buona famiglia - spiega - che quando era minorenne ha avuto delle amicizie sbagliate. Ha intrapreso un lungo percorso di crescita che ha avuto ottimi risultati, mi stupisce questo arresto, cercheremo di capire. È un giovane con molte risorse, credo che ci siano delle fragilità che possono riemergere, spero che possa esserci la possibilità di ripartire da capo». Lunedì, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pordenone, dovrà valutare se fornire spiegazioni sull’ingente quantitativo di stupefacente che la Polizia locale pordenonese ha trovato nella sua abitazione durante l’accurata perquisizione degli uomini del comandante Maurizio Zorzetto. La stessa Procura intende andare a fondo sulla provenienza della droga e sul ruolo dello stesso El Abid nella gestione del quantitativo.

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