Crisi di personale nei Comuni, arrivano i gettonisti. Ecco come funziona con i tecnici dei privati

Prendono anche più di 70 euro l'ora e fanno di tutto: dal bilancio alle delibere

Mercoledì 28 Febbraio 2024 di Marco Agrusti
Crisi di personale nei Comuni, arrivano i gettonisti. Ecco come funziona con i tecnici dei privati

PORDENONE/UDINE - Nel mondo della sanità ormai sono una costante. Criticati, magari. A volte anche osteggiati dagli stessi colleghi, spesso a causa delle enormi differenze relative alla retribuzione oraria. In sostanza, per “tappare i buchi” prendono molto di più di chi in corsia ci vive da sempre. Sono i cosiddetti gettonisti, spesso associati in forma cooperativa o privati “puri”. E adesso sbarcano anche nel mondo della pubblica amministrazione. Quindi soprattutto nei Comuni, con una netta prevalenza che vede in prima linea i paesi piccoli e piccolissimi. Il problema è sempre quello: non si trova personale e si rischia di “bucare” la compilazione di un bilancio oppure di non riuscire nemmeno a mettere a terra il piano triennale delle opere pubbliche. Insomma, il pericolo è lo stallo amministrativo, con riflessi evidenti per i cittadini. E allora cosa si fa? Sostanzialmente si comprano le prestazioni dei singoli professionisti


COSA SUCCEDE
Un esempio pratico arriva da Valvasone Arzene. Il Comune, infatti, di recente ha chiesto e ottenuto un preventivo da una società con sede in Friuli. Cosa voleva dal privato il Comune medievale in provincia di Pordenone? Un professionista all’ufficio tecnico per poter mandare avanti le pratiche.

Costo orario? Settanta euro. Tutto nero su bianco, perché la società in questione è proprio di questo che si occupa. E non è l’unica. Di recente, infatti, aziende di questo tipo (sono generalmente della società a responsabilità limitata) sono spuntate letteralmente come funghi, sia in Friuli Venezia Giulia che altrove. Per un singolo Comune, infatti, non è assolutamente un problema il fatto di rivolgersi anche al di fuori del territorio comunale. L’importante è che il servizio reso sia in grado di colmare le lacune che negli uffici dei piccoli Comuni sono diventate ormai croniche. 


IL FENOMENO
L’acquisto di personale a tempo, quindi dei cosiddetti gettonisti, nelle amministrazioni comunali, non tocca per il momento gli enti più strutturati. Ad esempio, il Comune di Udine e quello di Pordenone non hanno bisogno di “importare” addetti degli uffici per completare le pratiche. Discorso completamente diverso, invece, per quanto riguarda i paesi con dei municipi molto meno strutturati. È proprio in quei casi che la defezione anche di un solo elemento del personale - ad esempio un pensionamento - può far scattare l’allarme rosso. Va ricordato, ad esempio, che se un Comune non compila il bilancio annuale entro una certa data è costretto a lavorare con progetti di spesa mensili. In pratica gli sono “vietati” gli investimenti. 


COME FUNZIONA
Come si fa ad assumere un “gettonista” nella pubblica amministrazione? Il procedimento è lo stesso che investe il mondo della sanità pubblica. Prima si devono scorrere le graduatorie e verificare se a disposizione ci sia o meno qualcuno già inserito in lista. Sempre più spesso, però, la risposta a questa domanda finisce per essere negativa. E allora si ricorre al classico piano B. Ci si rivolge al privato che offre praticamente di tutto. Il bouquet che mettono a disposizione le aziende private, infatti, comprende ogni pratica amministrativa. Ci sono “in vendita” esperti nella compilazione del bilancio, tecnici in grado di elaborare una determinazione oppure una delibera. Insomma, la gamma copre ogni aspetto della vita amministrativa ordinaria e non. Si arriva anche all’aspetto sanzionatorio: i gettonisti possono anche avviare questo tipo di procedura. Basta pagare e l’addetto arriva subito, in presenza o in smart working. 

Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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