PORDENONE - Dovranno rispondere di ipotesi d’accusa molto pesanti, i due genitori che ieri mattina il gup Eugenio Pergola ha rinviato a giudizio. Si va dal sequestro di minore (la figlia all’epoca sedicenne), alle lesioni fino alla violenza privata. Difesi d’ufficio, i due, che ora vivono all’estero, dovrebbero comparire in aula a giugno.
Una famiglia tunisina con 3 figli e alcuni problemi legati, da quanto denunciato dalla figlia, all’educazione che volevano imporle.
Ultimo aggiornamento: 08:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Una famiglia tunisina con 3 figli e alcuni problemi legati, da quanto denunciato dalla figlia, all’educazione che volevano imporle.
Il rapporto si inasprisce sempre più finché un giorno la ragazzina va a denunciare la madre e racconta di essere costretta a vivere segregata: viene affidata a una comunità, dalla quale, però, continua a scappare. Ed è proprio la decisione “presa dall’alto” a rendere furiosi i genitori della sedicenne che controllano la figlia e scoprono che riesce, a loro dire, a scappare dalla comunità tanto da prendere una cattiva strada. Un giorno vengono a sapere che si trova a casa di un amico e decidono di andare a prenderla. Ed è proprio lì, secondo l’accusa, che ci sarebbe stata la violenza privata.