PORDENONE - Trump parla e promette di agire da protezionista, soprattutto su due campi: produzione e commercio, con ricadute che si potranno far sentire anche nella provincia di Pordenone, che ha nell'export una delle voci economicamente più importanti. Non c'è distanza che tenga, nel mondo della globalizzazione spinta, e un onda generata dall'altra parte dell'oceano può scatenare uno tsunami su chi nella Destra Tagliamento ha investito milioni di euro per aprire nuovi mercati negli Usa. La minaccia ha un nome: dazi doganali. Esistono già e colpiscono le merci in entrata sul suolo americano, ma Trump ha promesso di innalzarli per proteggere il prodotto a stelle e strisce. La conseguenza? Con una tassazione più alta in ingresso i prodotti dovrebbero costare di più, con il rischio di rendere meno conveniente l'esportazione dall'Italia. E da Pordenone verso il Nord America partono bottiglie di vino, coltelli, oggetti d'arredamento figli della storica scuola del mobile. Sono solo i tre settori che trainano l'export, ma ce ne sono altri. E ora tutti guardano all'America di Trump con preoccupazione...
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