Prestito usuraio di 15mila euro: ne paga 60mila ma non bastano, disperato

Sabato 7 Luglio 2018 di Paola Treppo
Prestito usuraio di 15mila euro: ne paga 60mila ma non bastano, disperato
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PORDENONE - La squadra mobile della Questura di Pordenone, in collaborazione con i colleghi della polizia stradale di Pordenone ha arrestato in flagranza estorsione di un 53enne campano T.D. le sue iniziali, residente in provincia di Napoli.

L’attività investigativa è stata avviata lo scorso mese di giugno a seguito di una denuncia presentata in Questura a Pordenone dal titolate di una attività di rivendita auto del pordenonese. Questo ultimo ha detto agli agenti che nel settembre del 2014, versando in difficoltà economiche e di liquidità, per far fronte alle spese relative alla sua attività, si era rivolto a una persona di origine campana per ottenere un prestito di 15.000 euro con un interesse mensile del 10%.

Il pordenonese ha detto che a fronte del prestito ottenuto nel 2014 aveva già restituito circa 60.000 euro, cifra ritenuta insufficiente dal creditore che voleva ancora denaro e pure un’autovettura per estinguere definitivamente il “debito”.

Le richieste usuraie sempre più pressanti erano accompagnate anche da esplicite minacce di ritorsione nei confronti della vittima, dei famigliari e della stessa attività commerciale. 

Il personale della Squadra Mobile della Questura di Pordenone, ha fatto i primi accertamenti riscontrando il reale contesto usuraio ed estorsivo, oltre che le minacce e le intimidazioni subite dal commerciante e dai suoi famigliari da parte del creditore e di altri sui “collaboratori".

Nella tarda mattinata di giovedì 5 luglio il 53enne campano si è presentati negli uffici del commerciante pordenonese pretendendo e riscuotendo la trance di 1.000 euro del debito usuraio.

All’atto di ricevere il denaro estorto, l’uomo è stato bloccato dagli agenti della Questura e della Polizia Stradale, che gli rivenivano addosso la somma di 1.000 euro suddivisa in 8 banconote da 100 euro e 4 banconote da 50 euro i cui numeri di serie erano stati in precedenza acquisiti dagli investigatori. 

Nell’immediatezza dell’arresto in flagranza la Procura della Repubblica di Pordenone ha disposto una perquisizione domiciliare delegata presso nell’abitazione del 53enne campano; attività svolta dagli agenti della Squadra mobile della Questura si Napoli. I colleghi partenopei hanno rinvenuto e sequestrato ulteriore materiale di interesse per le indagini.

Nella giornata di oggi, sabato 7 luglio, il gip ha convalidato l’arresto e ha disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma presso un Ufficio di Polizia del luogo di residenza del 53enne campano.
Ultimo aggiornamento: 20:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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