VALCELLINA e VAL D'ARZINO (Pordenone) - Settimana intensa per i vigili del fuoco del Comando di Pordenone che sono specializzati in soccorso e in interventi speleo alpino fluviali, quindi in contesti ambientali dove prestare aiuto è particolarmente impegnativo e pericoloso. I pompieri si sono esercitati in un ciclo di addestramento per il mantenimento delle competenze operative in questo specifico campo, anche in vista dell'estate alle porte, con un gran numero di appassionati della montagna che fanno escursioni in zona.
In Valcellina e in Val D'Arzino
Le aree dove si è tenuta l'esercitazione sono la Valcellina, in località Mezzocanale, e la Val D'Arzino, in località Curnila. Si tratta di aree deve i soccorsi sono più numerosi; i vigili del fuoco hanno eseguito tutte le manovre seguendo un preciso protocollo operativo standard, impiegato dai nuclei Saf d'Italia. La specificità prevede il rispetto delle norme e l'utilizzo in maniera corretta delle attrezzature da lavoro in un ambiente tipicamente sportivo.
Tecniche "rubate" da kajak e rafting
La peculiarità degli operatori Saf, speleo alpino fluviali, è quella di raggiungere con tecniche specifiche, derivante dall'alpinismo, da kajak e rafting, ambienti non accessibili con le normali tecniche operative impiegate dai vigili del fuoco e di portare, quindi, il primo soccorso dove una equipe sanitaria non riuscirebbe a farlo.
Anche in aree urbane
Spesso queste manovre vengono svolte in sinergia con il personale sanitario e vengono impiegate anche in ambito urbano, come ad esempio una calata da un cavalcavia, il soccorso sopra una gru, ma anche l'intervento su impalcature di cantiere oppure per un recupero da un pozzo; tutti interventi che hanno già visto impegnati in passato i pompieri in provincia di Pordenone.
