Alfa Romeo bloccata in autostrada: 75 dosi di eroina, due in manette

Giovedì 25 Ottobre 2018 di C.A.
Alfa Romeo bloccata in autostrada: 75 dosi di eroina, due in manette
FONTANAFREDDA - L'Alfa Romeo con a bordo due uomini è arrivata dallo svincolo autostradale dell'A28, a Fontanafredda, e si è diretta verso Porcia con 25 grammi di eroina nascosti sotto il tappetino del sedile posteriore. In due martedì sera sono finiti in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In prossimità della bretella autostradale, infatti, c'erano gli investigatori della Squadra Mobile di Pordenone, impegnati in un servizio di perlustrazione. Quando l'Alfa Romeo è sfilata accanto a loro e hanno visto chi era seduto accanto al conducente, si sono insospettiti. Hanno infatti riconosciuto Abdul Nasir Khan, un richiedente asilo di nazionalità pakistana che ha 24 anni e ha già avuto problemi per detenzione di stupefacenti. Risiede a Cordenons. Hanno deciso di fermare l'auto e, all'altezza di un bar, hanno intimato l'alt. Alla guida c'era Gafur Rrusteni, 34 anni, originario del Kosovo, ma con cittadinanza italiana e residenza a Montereale Valcellina. «Da dove venite?», hanno cominciato a chiedere i poliziotti. «E dove state andando?». Khan e Rusteni hanno dato versioni diverse. Questo ha ulteriormente insospettito gli uomini della Squadra Mobile, che hanno deciso di perquisire la macchina.
Sotto il tappetino sono spuntati i 24 grammi di eroina. Era nascosta in un sacchettino di cellophane azzurro (come quello che conteneva l'eroina sequestrato la scorsa settimana a un 48enne di Cordenons dai Carabinieri). Era in sasso, compatta, e una volta tagliata, secondo i calcoli dei poliziotti, avrebbe garantito 75 dosi. Durante la perquisizione personale di Khan sono spuntati 2,76 grammi di marijuana che aveva nascosto in un calzino. Sono stati accompagnati in Questura, dove è stata verificata la natura della sostanza. Gli agenti della Scientifica hanno effettuato il narcotest con il kit reagente agli oppiacei e ai cannabinoidi. Entrambi i test hanno dato esito positivo e i due giovani sono stati arrestati e portati nella casa circondariale di Pordenone. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Federico Facchin, ha già chiesto la convalida degli arresti al gip. In udienza Khan e Rrusteni saranno assistiti rispettivamente dagli avvocati Roberta De Simone e Luca Scandurra.
L'operazione di polizia segue a distanza di appena tre giorni quella che sabato ha portato all'arresto di un diciottenne al parco Querini e alla denuncia di quattro 17enni per spaccio di marijuana. Il questore Marco Odorisio non nasconde la sua preoccupazione, tanto che ha disposto un'intensificazione dei servizi di prevenzione. «Quello del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto tra i più giovani, è un fenomeno che viene quotidianamente contrastato sia con un sistema di prevenzione ad ampio raggio di tutti gli ambienti e spazi cittadini di aggregazione giovanile, sia anche mediante servizi specifici di controllo e repressione di tale fenomeno», ha spiegato. «Il dato oggettivo emerso dall'attività di polizia appena conclusa - ha rilevato - è quello della ricomparsa e della ripresa dello spaccio e assunzione di eroina nel complesso e diversificato panorama delle sostanze psicotrope». 

    
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