Magazzino della droga a due passi dai Carabinieri, patteggiano due “insospettabili” di Polcenigo

I due amici erano diventati un punto di riferimento in zona. Stupefacente in una casa sfitta vicino alla caserma dell'Arma

Martedì 12 Marzo 2024
Magazzino della droga a due passi dai Carabinieri, patteggiano due “insospettabili” di Polcenigo

POLCENIGO - Due insospettabili, il "magazzino" della droga a due passi dalla caserma dei carabinieri di Pordenone e oltre 31mila euro in contanti. L'inchiesta dei carabinieri di Polcenigo si era chiusa a fine marzo 2023 con una misura cautelare nei confronti di Maurizio Tacerbi, 37 anni, di Polcenigo, a cui sequestrarono alcuni grammi di marijuana e 550 euro. Mentre perquisivano l'abitazione del coetaneo Mattia Scussat, operaio agricolo originario di Polcenigo e residente a Ranzano, i militari dell'Arma recuperarono 1 chilogrammo di marijuana, 35 grammi di cocaina e 20 grammi di Mdma (ecstasy), oltre a una valigetta contenente 31mila euro in contanti.

Inevitabile l'arresto. Ieri l'iter giudiziario si è chiuso con un patteggiamento che si è perfezionato nell'udienza preliminare del gup Rodolfo Piccin. La pena concordata con il pubblico ministero Marco Faion è stata di 1 anno e 2 mesi (sospesa) per Tacerbi (avvocato Isabella Cipolat Gotet). Per Scussat, difeso dall'avvocato Guido Galletti, la pena è stata di 2 anni e 8 mesi, con revoca dell'obbligo di firma. Il gup ha disposto la confisca dei 31.400 euro sequestrati dai carabinieri e ritenuti provento dell'attività di spaccio.


LE INDAGINI
I due imputati erano incensurati. È stato il fatto che Tacerbi incontrava Scussat in una casa sfitta di via Sottocolle, a Polcenigo, a insospettire i militari della locale stazione. Si trovava a poca distanza dalla caserma dell'Arma. Sono cominciati i monitoraggi e i pedinamenti. Le analisi dei tabulati telefonici hanno permesso di fare un passo avanti all'indagine ricostruendo la rete di contatti di Tacerbi, che procurava stupefacenti per una cerchia ristretta di amici che abitano a Polcenigo e in qualche paese vicino. Cessioni cominciate a fine 2021. Chi voleva marijuana o ecstasy lo contattava su whatsapp e, parlando di caccia o birra, gli faceva capire che aveva bisogno di qualche dose. Prima di incontrarli, andava sempre in via Sottocolle da Scussat.

"Laboratorio dello spaccio" in un fabbricato a Sacile: sequestrati 4 chili di droga e 6mila euro. Un arresto


LE BOLLETTE
La casa era disabitata, ma il contatore della luce "correva", anzi, le bollette della luce avevano cifre piuttosto anomale. Il sospetto che fosse utilizzata come serra per la coltivazione di marijuana ha indotto i carabinieri a ulteriori controlli. Nell'abitazione sono state trovate lampade che facevano pensare a una serra appena smantellata. Gli ulteriori accertamenti, supportati anche delle dichiarazioni dei consumatori, hanno permesso ricostruire la rete di spaccio. La posizione di Tacerbi era meno grave rispetto a quella del coimputato. Gli sono state contestate diverse cessioni di marijuana e, in misura minore, di cocaina a partire dal 2021 tra Polcenigo, Fontanafredda e Budoia. Scussat era stato indicato come il fornitore di Tacerbi, 15/20 grammi a cessione. Era anche chiamato a rispondere per la detenzione di 1.039 grammi di marijuana, oltre a piccoli quantitativi di cocaina (22 grammi), 11 grammi di Mdma e dell'ingente somma di denaro in contanti, pari a 31mila euro. Tra le contestazioni della Procura, anche diverse cessioni tra Fontanafredda, Polcenigo, Maniago, Rauscedo e Jesolo dal 2019 al marzo 2023. Si tratta di piccole cessioni di marijuana a 10 euro il grammo o pasticche di ecstasy vendute, secondo la ricostruzione dei carabinieri, a 50 euro a dose. La cocaina, invece, poteva arrivare a 100 euro ogni dose. A marzo 2019 lo stupefacente sarebbe stato ceduto a titolo gratuito per alcune feste in un locale della zona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci