Disoccupato fa la guardia al quartiere: protegge chi esce, caccia i sospetti

Martedì 23 Ottobre 2018 di Alberto Comisso
Marco Ballarin
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PORDENONE -  «Voglio bene al mio quartiere. Ci abito da quand'ero ragazzino e non voglio che finisca nelle mani di tossicodipendenti, vandali e sbandati». Marco Ballarin, 51 anni, lavoratore socialmente utile, conosce ogni angolo della 'sua'' Villanova. Ma soprattutto conosce le persone che ci abitano e che, a loro volta, si fidano di lui. Da qualche mese a questa parte è diventato la 'sentinella'' del quartiere: è lui che puntualmente, quando vede movimenti sospetti o situazioni di degrado, compone il 112. Di pomeriggio così come in orario serale.

GIRO DI DROGA Soltanto qualche giorno fa ha segnalato la presenza di spacciatori: «Da solo posso fare poco ammette ma una cosa è chiara: non ho paura di nessuno e tanto meno di bulletti, vandali e assuntori di droga. Degli episodi che succedono qui a Villanova potrei raccontare un libro: dalla finestra di casa mia vedo tutto. O quasi». Come l'episodio di qualche giorno, che non è certo un caso isolato: Ballarin ha notato due persone lasciare qualcosa sotto un cassonetto e, poco dopo, arrivare un gruppetto di ragazzi, inchinarsi, prendere una busta e, a loro volta, lasciare qualcosa. «Soldi in cambio di droga la spiegazione del 51enne e, purtroppo, queste sono situazioni che si ripetono nel tempo. Se intervengo? Certo che lo faccio ma sono pur sempre un cittadino e, a mio rischio e pericolo, provo a cacciare quelle persone. Quando vedo che la situazione è particolarmente complessa, allora compongo il 112. Devo dire che carabinieri e polizia sono sempre intervenuti ma poi tutto torna come prima. Mi piacerebbe ci fosse un controllo maggiore, anche da parte della polizia locale». 

SIRINGHE E IMMONDIZIE «Se uno vuole drogarsi, è liberissimo di farlo in macchina a casa propria. Non in aree pubbliche, vicino a ragazzini o a luoghi di aggregazione». Marco Ballarin, a volte, si sostituisce al lavoro degli addetti alla raccolta dei rifiuti. «Non sarebbe mio compito ammette ma non possono far finta di niente quando a terra vedo certe cose. Ora è un po' che non ne trovo ma in passato, sacchetto dell'immondizia e guanti in mano, ho raccolto diverse siringhe nascoste soltanto parzialmente da qualche albero o dall'erba lasciata un po' più alta. Per non parlare poi di lacci emostatici e preservativi usati». 

PROSTITUZIONE Si vendono in cambio di una ricarica del telefonino. Ragazzine, che avranno sì e no a 16 anni, passeggiano su e giù per via Pirandello. «Una era italiana sostiene la sentinella' del quartiere , l'altra quasi sicuramente stranieri anche se parlava molto bene la nostra lingua. Entrambe, con molta disinvoltura, mi si sono avvicinate chiedendomi se potevo dare loro dei soldi: 10 o 20 euro. In cambio mi avrebbero garantito una prestazione sessuale». Il tutto è accaduto in un tranquillo pomeriggio di domenica, mentre poco più in là un centinaio di tifosi stava assistendo alla partita del Villanova calcio. «Non solo ho rifiutato allarga le braccia l'uomo ma ho consigliato vivamente loro di studiare piuttosto che pensare a come fare soldi facili. Mi creda: è stata una scena che non potrò dimenticare. Quelle sarebbero potute essere miei figlie e già andavano in giro a chiedere soldi in cambio di una prestazione sessuale». 

NEL BOSCHETTO Lo scorso aprile, grazie ad una donazione dal Rotary Pordenone Alto Livenza, il patrimonio arboreo del bosco di San Marco si era arricchito di altri 48 pioppi cipressini. E' anche vero, però, che appena un anno fa la polizia locale aveva sequestrato circa 30 grammi di stupefacenti tra marijuana hashish e ecstasy. L'operazione più consistente era stata effettuata nei proprio in prossimità del bosco San Marco di Villanova. Gli uomini del comandante Stefano Rossi avevano inoltre raccolto una segnalazione relativa ad alcune persone che stavano occupando e sporcando una casetta in legno per bambini nell'area verde tra la via Goldoni e l'Interporto, vicino alle 'case rosse'' del quartiere e alla scuola primaria Rosmini. «All'interno del parco precisa Ballarin succede di tutto. I vandali sono addirittura arrivati a distruggere gli orti sociali. Mi chiedo, talvolta, dove sia finita l'educazione e il rispetto per le cose. La noia, purtroppo, porta anche a questo: fa brutti scherzi».

COPRIFUOCO La sera, soprattutto, più di qualcuno tra i residenti ha smesso di uscire da casa. «Hanno paura sostiene lo stesso Ballarin di fare qualche brutto incontro per strada. Spero che chi di dovere possa intervenire al più presto per mettere fine a certe situazioni. Noi residenti siamo stufi e preoccupati. Da solo - Ballarin scuote la testa - non posso fare molto. Continuerò sempre a battermi per il bene del mio quartiere, al quale sono molto affezionato e legato. Se ci fosse qualche volontario, disposto con me la sera a passeggiare per le vie di Villanova, sono sicuro che certi personaggi non si vedrebbero più in circolazione». 


    
Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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