PORDENONE - Dopo il sequestro del nuovo cellulare e dell’iPad, avvenuto a metà dicembre, la scorsa settimana Giosuè Ruotolo ha subito, per la prima volta, una perquisizione informatica. La perquisizione ha riguardato il nuovo telefonino (il sesto preso in esame dagli inquirenti) acquistato dal militare dopo l’ultimo sequestro. Gli inquirenti continuano a concentrare l’attenzione su telefonate, messaggi, chat e navigazioni su internet da parte del sospettato e della sua fidanzata, Maria Rosaria Patrone, la studentessa di Giurisprudenza indagata per l’ipotesi di istigazione all’omicidio, in alternativa favoreggiamento, e false informazioni rese ai pm. Anche sui testimoni c’è qualche novità. Dopo che la Patrone si è avvalsa della facoltà di non rispondere i sostituti procuratori hanno chiesto ai carabinieri di risentire alcune persone che erano state sentite sia a Pordenone che a Somma Vesuviana. Si tratta quindi di commilitoni di Ruotolo o amici che la coppia frequenta nel paese d’origine...
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