Crac Fadalti, condanne per 30 anni: ecco la sentenza e tutte le assoluzioni

Sabato 20 Maggio 2017 di Susanna Salvador
Crac Fadalti, condanne per 30 anni: ecco la sentenza e tutte le assoluzioni
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Condanne e assoluzioni, nella sentenza emessa ieri mattina dal tribunale di Pordenone per il crack Fadalti, riassumibile in un passivo di 85 milioni di euro. I giudici hanno condannato per bancarotta fraudolenta a 4 anni e 9 mesi di reclusione Piero Fadalti (60 anni) e Alvise Faotto (67), rispettivamente presidente del Cda e amministratore delegato; 4 anni e 6 mesi per Gabriele Verardo (71), amministratore; 4 anni di reclusione per Luisa (66 anni) ed Emanuela (69) Fadalti. Tutti e cinque sono stati inoltre condannati al pagamento di una provvisionale esecutiva di 500mila euro in favore della parte civile Mediocredito e di 5 milioni in favore dell'amministrazione straordinaria della Fadalti spa in liquidazione. I giudici hanno altresì ritenuto insussistenti diverse altre ipotesi di bancarotta.

Sono stati condannati a 2 anni  (pena sospesa) per bancarotta  Giancarlo Puppo (71 anni) e Claudio Borea (61), ex ad.  Sono stati invece assolti con varie formule Franco Biasutti (59 anni) come amministratore espresso da Friulia; Alessandro Mulas (58) in qualità di amministratore e direttore investimenti di Friulia; Federico Marescotti (60) ex ad di Friulia. E ancora i componenti del collegio sindacale Domenico Porcaro(79 anni), Ivonne De Conto (74), Sandro Benvenuti (60), Giuseppe Cassinis (51), Anna Grava (53) e Gianni Tulisso (71).
L'avvocato Marco Zucchiatti, legale della famiglia Fadalti, ha annunciato ricorso in Appello. «Per 8 dei 12 capi di imputazione c'è stata l'assoluzione - ha commentato Zucchiatti -. Per i 4 rimasti la pena decisa dal tribunale non mi lascia soddisfatto. Ma confido nei gradi successivi di giudizio)».
Soddisfatti della sentenza i commissari Renato Cinelli, Luca Savino e Alfredo Paparo: «Ci siamo costituiti quale parte civile nel processo per far riconoscere il diritto al risarcimento per la società Fadalti. Con la sentenza odierna abbiamo ottenuto, proprio quale parte civile, il riconoscimento al risarcimento dei danni patiti. Ringraziamo il nostro legale, l'avvocato Luca Ponti, e il consulente per l'assistenza prestata».
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Ultimo aggiornamento: 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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