Vivere bene in Italia nascondendo la vera identità: ecco come fanno

Martedì 21 Novembre 2017 di Paola Treppo
I documenti falsi esibiti dalla moldava ai carabinieri di Pordenone
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PORDENONE e TREVISO - Abilissima nel farsi passare per romena quando in realtà era una moldava irregolare in Italia, di fatto dimorante a Gaiarine, in provincia di Treviso, una donna di 24 anni, B.M. le sue iniziali, è stata pizzicata a Pordenone dai carabinieri che hanno capito chi era veramente e l'hanno arrestata lo scorso sabato sera, il 18 novembre, in centro. A smascherarla sono stati i militari dell'Arma del Radiomobile della Compagnia di Pordenone, comandata dal tenente colonnello Marco Campaldini, che negli anni hanno acquisito specifiche competenze nel riconoscimento dei documenti falsi

Durante il controllo la donna ha esibito una carta d’identità romena che, dopo accurate verifiche, è risultata falsa. Le indagini hanno portato a scoprire che il documento era stato realizzato all’estero per poter vivere in Italia e garantirsi un soggiorno regolare come cittadina dell'Unione Europea. Con la carta d’identità falsa romena, infatti, la donna era riuscita a farsi rilasciare una carta d’identità italiana, senza svelare le sue vere origini e la sua appartenenza allo stato della Moldavia.

La normativa che disciplina la presenza nel territorio nazionale italiano degli extracomunitari è chiara: in questo caso la Moldavia è elusa. Trattandosi di documento valido per l’espatrio la donna è stata tratta in arresto e poi liberata nella stessa serata su disposizione del magistrato perché non c'erano i presupposti per l’adozione di misure cautelari. 

​Non è l'unico caso
Non è l'unico caso: negli ultimi giorni, infatti, sono stati fatti altri sequestri di documenti falsificati. Il primo nei confronti di N.S., 46 anni, italoamericano residente a Pordenone, conducente di una auto con targa bulgara, fermato sulla strada statale 13 a Pordenone: l'uomo ha esibito un permesso internazionale di guida falsificato. Mentre un giovane ucraino, V.O., 21 anni, anche lui residente a Pordenone, si è presentato in caserma per esibire la patente di guida dopo aver preso una multa; al momento del controllo non aveva con sé la licenza di guida e l'ha portata ai carabinieri in un secondo momento. Era una patente ucraina falsa. Entrambi sono stati denunciati a piede libero e i documenti sequestrati.
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