FIUME VENETO - Una telefonata al 118 nella quale, con voce confusa, ha detto di trovarsi lungo il fiume, ma di non sapere in che punto. Poi la scoperta del biglietto lasciato a casa nel quale aveva scritto Questa volta è la fine di tutto. Tanto è bastato per far scattare l'allarme e mobilitare la Polizia di Stato, giunta ieri pomeriggio a Fiume Veneto anche con un cane molecolare per cercare una donna di 38 anni che vive in una casa Ater. I poliziotti della Squadra Volante, coordinati dal vice questore aggiunto Pier Giovanni Rodriquez, hanno iniziato le ricerche intorno alle 16 lungo l'area del fiume Fiume che attraversa la cittadina. Il cane molecolare è stato portato nell'abitazione della donna, dove ha trovato una traccia che portava verso il corso d'acqua. Traccia che, però, a un certo punto si è interrotta. La trentottenne si è tenuta in contatto telefonico con i poliziotti, ma non riusciva a far capire loro in che punto della zona fluviale si trovasse. Spaventata e in stato confusionale, continuava a chiedere l'aiuto degli agenti. «Non so dove mi trovo, ma sono vicino al fiume», continuava a ripetere. Le ricerche sono proseguite fino a sera, perché si temeva che la donna potesse scivolare nel fiume o trascorresse la notte al freddo. Verso le 20 il cane molecolare l'ha trovata: si era rifugiata in un rustico. È stata portata in ospedale.
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