PORDENONE - (c.a.) Facevano soldi clonando carte di credito e costringendo il titolare di un night di Pordenone a utilizzarle. La banda italo-albanese ieri è stata rinviata a giudizio dal gup Piera Binotto (pm Maria Grazia Zaina) per l'ipotesi di estorsione e possesso illegale di carte di credito. Solo una posizione, quella del sacilese Christian Casagrande, sarà discussa con rito abbreviato. Affrontano invece il processo An Dobjani, 33 anni, albanese domiciliato a Pravisdomini; Alex Pavan, 29 anni, di Fontanafredda; Valter Pavan (64), padre di Alex, e Omero Cazorzi (63) di Sacile. La vicenda risale al novembre 2013. I cinque sono accusati di aver in più occasioni minacciato di morte l'ex gestore del night Rififi di Pordenone costringerlo ad usare indebitamente carte di credito clonate da Dobjani. Secondo la Procura, i cinque avevano trovato il modo di clonare carte di credito, costringevano il gestore del locale a verificare che le tessere fossero attive, in modo da usarle per prelievi di denaro in contante o per i pagamenti...
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