PORDENONE - Dirigente, insegnanti e genitori dei bulli sotto esame. La Procura di Pordenone - che sul caso della dodicenne vittima di bullismo ha aperto da diverse settimane un fascicolo - ha individuato un’ipotesi di reato ben precisa: concorso omissivo nel reato di atti persecutori, ovvero stalking. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore Monica Carraturo. Il segnale dato dalla Procura di Pordenone alle famiglie è forte, perchè in situazioni simili prima d’ora un’indagine del genere non era mai stata presa in considerazione. Ma ciò che è successo a Pordenone il 18 gennaio scorso, quando una dodicenne si è gettata dalla finestra della sua camera da letto per non andare scuola e ha spiegato il suo dramma in due lettere ai genitori e agli stessi bulli che la perseguitavano, è gravissimo. Se dovessero emergere comportamenti omissivi da parte degli adulti, saranno perseguiti penalmente. Al vaglio ci sono anche le posizioni dei genitori dei ragazzini terribili.
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