Bulli sugli scuolabus, arriva il vigilante per contrastare il fenomeno

Sabato 4 Marzo 2017
Bulli sugli scuolabus, arriva il vigilante per contrastare il fenomeno
PORDENONE - Contro il bullismo, sugli scuolabus arrivano il vigilante. E' la sperimentazione che il Comune ha deciso di avviare stipulando una convenzione con l'associazione di volontariato Security Group, che nello scorso novembre si era messa a disposizione per iniziative di vigilanza a favore della città, che si è poi deciso di concretizzare in un'attività di sorveglianza davanti agli istituti scolastici e a bordo dei mezzi che trasportano i ragazzi delle scuole elementari e medie. Attualmente, infatti, la figura dell'accompagnatore è prevista solamente per i pulmini che portano i piccoli alla scuola dell'infanzia, mentre negli altri il compito di vigilare spetterebbe all'autista, il solo adulto a bordo. Nonostante le attività di sensibilizzazione svolte dalle scuole per evitare comportamenti pericolosi da parte dei ragazzi, qualche episodio è stato comunque segnalato.

Di qui la decisione di avvalersi dei volontari, che presteranno la loro opera gratuitamente, con il solo rimborso delle spese assicurative e di organizzazione da parte dell'amministrazione. I volontari saranno dunque presenti quotidianamente a bordo di quattro scuolabus (uno del Comune e tre della ditta appaltatrice del servizio) per prevenire comportamenti pericolosi ed effettueranno sorveglianza anche all'esterno delle quattro scuole secondarie di primo grado, negli orari di inizio e di fine delle lezioni, per contrastare eventuali atti di bullismo. Avranno un abbigliamento o un contrassegno che li renda riconoscibili e dovranno attenersi a regole severe, evitando con i ragazzi l'uso di linguaggio inadeguato o di forme di coercizione. La sorveglianza sugli scuolabus si affianca a un piano antibullismo pluriennale che l'amministrazione comunale ha presentato nei mesi scorsi, dedicata a tutti gli studenti dalle scuole primarie alle superiori. Il progetto prevede corsi dedicati sia ai ragazzi che ai genitori e agli insegnanti, organizzati dall'Asfe (Associazione per lo sviluppo della formazione educativa) e anche un'indagine per fotografare la situazione negli istituti cittadini e un tutor, a disposizione degli Istituti comprensivi per aiutarli nell'organizzazione di progetti specifici e di attività di prevenzione.
Ultimo aggiornamento: 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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