In aumento i poveri: ecco la mappa, male nelle città, si salvano i paesi

Sabato 18 Novembre 2017 di Paola Treppo
In aumento i poveri: ecco la mappa, male nelle città, si salvano i paesi
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FRIULI VENEZIA GIULIA - Aumentano i poveri in Friuli Venezia Giulia e le situazioni di sofferenza più gravi si registrano nelle città mentre nei paesi chi è nel bisigno può contare ancora sulla rete sociale di parenti, amici, vicini di casa, associazioni, parrocchie. 

Questo è quanto è emerso ieri, venerdì 17 novembre, in occasione di un convegno organizzato dalla Caritas Diocesana

All'incontro è intervenuta anche la Regione. «La Misura attiva di sostegno al reddito
regionale introdotta a fine 2015, costituisce una componente importante nel contrasto alla povertà; ha saputo dare risposte ad oltre 50 mila persone, all'interno delle quali una fascia rilevante è rappresentata dai minori, facendo emergere i nuovi poveri e riavvicinando coloro che erano stati
precedentemente esclusi da altre misure» ha detto l'assessore regionale alle Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, durante il convegno.

I numeri
I nuclei beneficiari della misura, dal 2015 ad oggi, sono 18.800 con oltre 51 mila persone prese in carico, circa il 4,2 per cento della popolazione regionale residente. 

Il ruolo dei Comuni
Durante il convegno sono stati sottolineati alcuni dati, a partire dall'incremento degli utenti dei servizi sociali dei Comuni, in questa legislatura: da poco più di 52.000 a quasi 63.000. L'incremento nel 2016 è pari al 5,8 per cento (+6,9 per cento nel 2015) e la Mia ha rappresentato il vettore principale
di questo aumento di utenza tanto da cambiare la composizione degli utenti: l'area adulta con 31.183 unità rappresenta la prima categoria seguita e circa la metà dell'utenza totale.

La Regione, oltre alla Mia, come è stato illustrato nel convegno, ha mantenuto gli interventi promozionali verso le famiglie (carta famiglia, abbattimento rette nidi e associazionismo familiare) e quelli socio-sanitari rivolti ad anziani e disabili.

Quattro anni devastanti 
Dal 2013 al 2017, l'impegno economico riferito al settore sociale è cresciuto, ma soprattutto è aumentato l'impegno volto al
contrasto della povertà e all'inclusione socio-lavorativa. Si è passati dai 13 milioni e 388mila euro del 2013 agli oltre
76milioni di euro nel biennio 2016 e 2017.

Chi sono i poveri 
Prendendo a riferimento il solo 2016, i beneficiari della Mia sono stati circa 15.800 nuclei familiari con 43.022 persone di cui 14.320 sono minori (33 per cento dell'utenza coinvolta). Gli ambiti di Trieste e Udine registrano il 50 per cento della
distribuzione della misura sul territorio (29,7 per cento e 20 per cento).

L'utenza prevalente è italiana mentre il profilo riferito alla condizione professionale dei richiedenti rileva come i disoccupati siano il 44,6 per cento, gli occupati il 34,6 per cento, l'8,2 percento è rappresentato dai pensionati, il 9,1 per cento da casalinghe e lo 0,5 per cento da studenti.
Ultimo aggiornamento: 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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