Razziava ville, trafficava in droga: banda di albanesi stanata in cascina

Mercoledì 7 Febbraio 2018 di Paola Treppo
Il covo dei ladri a Fontanafredda
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FONTANAFREDDA e LATISANA - Catturati in una cascina tre ladri albanesi ritenuti responsabili di numerosi furti in abitazione messi a segno tra le province di Udine e Pordenone. Ad arrestarli i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile delle compagnie di Sacile, comandata dal maggiore Michele Grigoletto, e di Latisana, comandata dal maggiore Filippo Sautto, al termine di una indagine avviata insieme lo scorso novembre.

Gli arrestati
Tre gli arrestati: L.D., 28 anni, residente a Pioltello (Milano), A.I., 22 anni, senza fissa dimora, ed E.H., un 58enne residente a Fontanafredda (Pordenone), tutti cittadini albanesi, tutti pregiudicati. Fin da subito i tre erano finiti nel mirino dei militari dell’Arma. Adesso sono in carcere.

Le indagini
Le indagini sono durate diversi mesi e sono state coordinate dalle procure di Pordenone e Udine. All’alba di ieri, martedì 6 febbraio, i carabinieri hanno fatto irruzione in una cascina di Fontanafredda: era il covo e il rifugio dei malviventi. Venti militari hanno bloccato tutte le vie di fuga; i ladri, che erano lì, hanno cercato di scappare saltando dalle finestre ma sono stati bloccati, non senza difficoltà, immobilizzati e arrestati. 

La refurtiva
Un quarto componente della banda, già identificato, è tuttora ricercato. La perquisizione nella cascina, in camere, cucine, bagni, garage, rimesse, legnaie e altre pertinenze ha portato a rinvenire 3.600 euro in contanti, soldi che si ritiene provento di attività illecite. I carabinieri hanno anche trovato capi di abbigliamento griffati pelletteria, valigie e orologi di pregio per un valore di oltre 20mila euro. Si trattava di merce rubata la sera precedente in abitazione, a Vittorio Veneto; denaro e beni sono già stati restituiti ai proprietari. 

Due chili di droga
Dalla cascina, le ricerche si sono poi estese all’esterno: nascosti in una cavità del muro di cinta, sono stati trovati due kg tra eroina e cocaina, per un valore di oltre 60mila euro sul mercato, oltre a sostanza da taglio e a due bilancini di precisione. 

Targhe rubate
Le indagini adesso sono finalizzate ad accertare la responsabilità dei 4 cittadini albanesi in altri furti messi a segno in paesi delle province di Pordenone e Udine, oltre a far luce su una possibile attività di spaccio di droga; sono state poi sottoposte a sequestro una auto di grossa cilindrata e alcune targhe, tutte rubate, utilizzate dai ladri per compiere i furti.

Nell’auto c’erano arnesi da scasso e radioline portatili: il perfetto kit, insomma, di questi ladri bene organizzati.

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