PORDENONE - Il suo ingresso con il volto coperto dal niqab, nella sala dove si svolgeva il consiglio comunale dei ragazzi, le è costato un avviso di garanzia per interruzione di pubblico servizio e violazione dell’articolo 5 della Legge Reale per il volto coperto in luogo pubbloico. Ora la donna residente a San Vito, italiana, ma di origine albanese, dovrà difendersi in tribunale. Ma l’indagine potrebbe non essere chiusa.
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