SACILE - Un’odissea quella capitata a un sacilese che venerdì scorso si è recato a Catania per un incontro di lavoro. Partito da Venezia con un aereo della Volotea, Claudio Pillon, libero professionista, è atterrato puntualmente in Sicilia nella tarda mattinata. Conclusi gli impegni, in serata ha nuovamente raggiunto l'aeroporto catanese per fare rientro a casa. «Sono arrivato al gate - racconta lo sfortunato passeggero - e mi sono apprestato, insieme a circa 150 passeggeri, ad attendere il momento dell'imbarco. La partenza era prevista per le 20,30 ma un'addetta della compagnia ci ha comunicato che, per non meglio precisati motivi tecnici, era previsto un ritardo di un paio d'ore». Ad un certo punto si è reso conto, insieme ai compagni di sventura, che l'addetta della Volotea si era volatizzata come desaparecido era l'aereo che avrebbe dovuto portarli a destinazione.
«Inutili tutti i tentativi di contattare la compagnia i cui telefoni suonavano a vuoto». Solo la cortesia del personale aeroportuale di Catania, che a sua volta ha per ore tempestato di mail la compagnia, ha evitato che finissimo per trascorrere la notte all'aperto. Un giro di telefonate ha permesso di individuare alcuni alberghi disposti ad ospitare i passeggeri. Ma la disavventura era appena cominciata...
Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 16:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Inutili tutti i tentativi di contattare la compagnia i cui telefoni suonavano a vuoto». Solo la cortesia del personale aeroportuale di Catania, che a sua volta ha per ore tempestato di mail la compagnia, ha evitato che finissimo per trascorrere la notte all'aperto. Un giro di telefonate ha permesso di individuare alcuni alberghi disposti ad ospitare i passeggeri. Ma la disavventura era appena cominciata...
