Padova. Mogli, compagne e figlie aggredite, minacciate, pestate: sei casi in appena 9 giorni

Martedì 9 Gennaio 2024
Padova. Mogli, compagne e figlie aggredite, minacciate, pestate: sei casi in appena 9 giorni

PADOVA - Violenza di genere, aggressioni, maltrattamenti in famiglia, il 2024 non inizia bene in provincia di Padova, dove in soli nove giorni si registrano già 6 interventi dei carabinieri che si sono conclusi con un arresto e quattro denunce in stato di libertà.

Marito tenta di accoltellare la moglie

A Tombolo si è verificata una grave aggressione proprio l'8 gennaio: i carabinieri hanno arrestato un 49enne del posto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali in danno della moglie. I fatti risalgono al giorno precedente quando l’uomo, rientrato a casa, nel corso di una discussione con la moglie, in presenza dei figli minori, aveva tentato di colpirla con un coltello, venendo bloccato da un amico di famiglia presente in casa.

La donna ha denunciato i fatti solo il giorno dopo, consentendo ai militari di operare un arresto in flagranza differita, alla luce delle ultime normative.

Sessantenne aggredisce la moglie davanti ai figli

Il 7 gennaio, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Padova hanno denunciato in stato di libertà un 60enne per maltrattamenti in famiglia, che aveva aggredito per futili motivi la moglie in presenza dei tre figli minori. Al 60enne è stato imposto il provvedimento dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.

Pugni in faccia e in testa alla compagna, andava avanti da anni

Il 6 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Vigodarzere hanno arrestato un 25enne, per maltrattamenti in famiglia a danno della compagna convivente. La violenza fisica si è verificata fra le mura domestiche, il tutto è nato da una lite per futili motivi, alla presenza dei due figli minori. L’uomo aveva colpito la convivente con pugni al volto ed alla testa, dai primi accertamenti condotti era emerso che le violenze andavano avanti da anni. In sede di convalida dell’arresto all’uomo è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Maltrattamenti dal 2018, denunciato solo nel 2024

Il 5 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Campodarsego, hanno denunciato in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia a danno della convivente un 38enne non nuovo a comportamenti del genere, le cui condotte aggressive dai primi accertamenti esperiti risalirebbero già all’estate 2018 pur non essendo mai stati denunciati.

Figlia promessa sposa, padre furioso perché chatta con un amico

Il 3 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Vigonza hanno denunciato in stato di libertà un 48enne, per maltrattamenti in famiglia a danno della figlia minore. Il padre dopo aver scoperto la figlia che chattava con un coetaneo, la minacciava e aggrediva fisicamente. Fortunatamente la ragazza riusciva a scappare di casa rifugiandosi in un esercizio negozio della zona e qui i titolari hanno contattato subito il 112 ed il 118. L’uomo aveva già promesso la figlia in sposa ad un cugino tramite un matrimonio combinato, senza tener in considerazione la volontà della figlia.

Moglie salvata e portata in una struttura protetta

Il 2 gennaio, i Carabinieri della Stazione di Casale di Scodosia hanno denunciato in stato di libertà un 52enne resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia a danno della moglie. I fatti risalgono al giorno precedente quando, nel corso di un litigio per futili motivi, l’uomo aveva aggredito la moglie. La donna riferiva poi di altri episodi di violenza già occorsi in passato e dopo i fatti è stata collocata in una struttura protetta.

Come denunciare la violenza

L’invito che l’Arma rivolge a tutte le donne che stanno vivendo una situazione di disagio fatta di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica è di non esitare e chiedere aiuto alle Istituzioni già ai primi segnali di una deriva violenta del rapporto affettivo, rivolgendosi ai Carabinieri tramite il numero di emergenza 112 o contattando i Centri Antiviolenza che offrono supporto psicologico, legale ed economico alle vittime tramite il numero 1522 per ricevere consulenze telefoniche 24 ore su 24..

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