PADOVA - (M.G.) Chissà perché, nessuno ci aveva pensato prima. Eppure la soluzione per eliminare per sempre quei sinistri scheletri del degrado che sono le palazzine di via Anelli era a portata di mano. Una variante urbanistica che trasformi quella zona da area di degrado in "area a servizi". Con questo tocco magico il Comune che era stato bloccato in questi anni nel suo piano di recupero dalla necessità di aver almeno il 75 per cento della proprietà, sarà invece libero di imporre il suo volere ai piccoli proprietari che non vogliono vendere. E di conseguenza passare alla seconda fase, quella che prevede al posto delle sei palazzine un campus per studenti. Una svolta epocale spiegata ieri dal sindaco Bitonci. «Noi in 22 mesi arriviamo a quello che non si è fatto per anni: faremo sparire il simbolo del degrado. Perché in questo modo possiamo imporre un piano per un’opera pubblica e, se i proprietari non ci vendono gli appartamenti, passare all’esproprio. E poi mi chiedo: la Corte dei Conti vorrà anche indagare sul fatto che il Comune in passato ha comprato un centinaio di appartamenti senza poterci fare nulla?»...
Ultimo aggiornamento: 11:39
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