Nel computer di Vazzoler nascosti 200 clienti che ripulivano il denaro

Venerdì 8 Giugno 2018 di Luca Ingegneri
Nel computer di Vazzoler nascosti 200 clienti che ripulivano il denaro
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Gli inquirenti hanno in mano un sacco di elementi utili a ricostruire fin nei minimi dettagli il giro d’affari di Alberto Vazzoler e dei suoi soci. L’incursione nel computer dell’ex dentista, grazie al programma spyware, ha consentito alle Fiamme gialle di impossessarsi di un’utilissima banca dati con i nominativi di imprenditori, titolari di cooperative e professionisti che affidavano il nero a Vazzoler per le operazioni di ripulitura tra Svizzera, Repubblica Ceca, Slovacchia e Croazia, prima dell’inevitabile passaggio negli Emirati Arabi e del rientro - rigorosamente in contanti - a Lugano con uno spedizioniere specializzato. È quella che Elena Manganelli Di Rienzo definisce in una conversazione telefonica intercettata dagli inquirenti la “bibbia” di Vazzoler. 
 
UNA VALANGA DI CLIENTI
Tra i file comparirebbero almeno duecento nominativi di clienti ricorsi ai servizi della banda. L’inchiesta ha quindi compiuto significativi passi avanti rispetto al periodo in cui è stata ottenuta l’ordinanza di custodia cautelare per l’ex dentista e cinque complici. Nelle oltre sessanta pagine del provvedimento compaiono infatti appena quattro nomi di titolari di società e di cooperative che sono riusciti a ripulire il denaro frutto di evasione fiscale, attraverso il collaudato meccanismo delle fatturazioni per operazioni inesistenti. I militari del Nucleo di polizia tributaria sono impegnati ad analizzare uno ad uno i nominativi, ricostruendo il giro di denaro di ciascuna società. Come nel caso dei primi quattro, i clienti dell’organizzazione finiranno inevitabilmente sul registro degli indagati con l’accusa di evasione fiscale.
 
Ieri avrebbe dovuto essere il grande giorno dell’interrogatorio dell’ex dentista, originario di San Donà di Piave, con residenza fittizia a Montecarlo. Ed invece il faccia a faccia con il pubblico ministero Roberto D’Angelo, titolare dell’inchiesta, è slittato per una serie di impegni del magistrato. L’appuntamento nella sala colloqui del carcere veneziano di Santa Maria Maggiore è stato fissato per giovedì prossimo. Il pubblico ministero D’Angelo avrà certamente molte domande da rivolgere a quello che viene definito il capo dell’organizzazione. Anche sulla scorta delle dichiarazioni messe a verbale dalla sua socia in affari Elena Manganelli Di Rienzo, nell’interminabile interrogatorio di lunedì scorso. Attraverso i suoi legali, il professor Enrico Ambrosetti e la collega Chiara Silva, Vazzoler ha fatto sapere di essere disponibile a collaborare con l’autorità giudiziaria. Gli sarà inevitabilmente chiesto di ricostruire ogni singola operazione di riciclaggio compiuta con ciascuno dei clienti di cui conservava i nominativi nel personal computer.

Un importante contributo alla ricostruzione del giro d’affari, anche sotto il profilo dei guadagni, dovrebbe fornirlo pure Silvia Moro. La 36enne trevigiana di Roncade, fidanzata di Vazzoler, sarà la seconda a sottoporsi all’interrogatorio del pubblico ministero. Il confronto, cui prenderà parte anche il comandante del Nucleo di polizia tributaria della Finanza, il colonnello Vittorio Palmese, è in programma nella tarda mattinata di oggi nel carcere femminile della Giudecca. 
Ultimo aggiornamento: 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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